Lamezia, manca manutenzione di torrenti e fiumi: erbacce e detriti intasano i corsi d'acqua

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Lamezia Terme - Il forte temporale di due giorni fa ha lasciato strascichi in molte zone comprese anche strutture pubbliche come le scuole e lo stadio “Provenzano”, dove si è spezzato un palo dell’impianto di illuminazione. Lamezia, purtroppo non è nuova a situazioni d’emergenza che si manifestano con il maltempo. Si ricorda ancora con grande dolore la scomparsa il 4 ottobre 2018 di Stefania Signore, 30 anni e dei suoi piccoli figli, Christian e Nicolò di 7 e di 2 anni. Un dramma che la città non dimentica. E ancora un’altra giornata di grande apprensione e forti disagi, quella del 24 novembre del 2019 con allagamenti e paura per un’intera comunità. Senza andare indietro nel tempo, basterebbero queste due date per ricordare a chi di competenza che la manutenzione rappresenta un elemento importante a livello di prevenzione. Eppure, girando per il territorio, ci si imbatte in torrenti e canaloni non puliti con erba e canne alte metri e metri; tombini intasati; detriti e rifiuti che impediscono il normale flusso dell’acqua piovana. Stamattina, diversi i corsi d'acqua presenti nel territorio cittadino non ancora ripuliti da detriti, erbacce e arbusti che intasano il deflusso delle acque come il torrente Canne, ostacolato sia sulle sponde che nel letto in diversi punti, o ancora il Cantagalli. E non è in migliori condizioni il Fosso. La rete delle fiumare cittadine appare, dunque, in condizioni di scarsa manutenzione, complice spesso una diffusa inciviltà di chi getta e smaltisce rifiuti in maniera anomala e illegale.

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Alle mutate condizioni climatiche, che senza dubbio influiscono sulla pericolosità del maltempo, si aggiunge l’incuria dell’uomo che ci mette del suo per peggiorare la situazione. Lamezia ha un territorio comunale fra i più estesi della Calabria che andrebbe monitorato ogni giorno per evitare tragedie, e non bastano purtroppo le soventi denunce di numerose Associazioni ambientaliste. La cura del verde non è solo una questione di abbellimento fine a se stesso, essa va intesa principalmente come elemento di prevenzione in zone a forte rischio idrogeologico come d’altronde è tutta la Calabria. Eppure, basta guardare oggi le condizioni in cui versano i letti dei torrenti di Lamezia per comprendere lo stato di pericolo a cui si va incontro. Nel mese di luglio, l'Amministrazione di concerto con l’azienda Calabria Verde aveva avviato una serie di interventi di pulizia, anche con mezzi pesanti, sull'alveo ed in prossimità delle sponde dei torrenti Piscirò-Spilinga, Turrina, La Grazia, Cantagalli ma il tempo trascorso e le piogge che già hanno interessato il territorio riportano d'attualità l'urgenza della manutenzione. Occorre intervenire subito prima che altri nubifragi si trasformino in tragedie annunciate. L’incolumità delle persone e la salvaguardia delle abitazioni dei cittadini non sono argomenti sui quali poi piangersi addosso senza adoperarsi in tempo con atti concreti.

A. C.

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