Lamezia: Mobilitazione sindacati polizia

sindacati_polizia_aeroporto_lamezia.jpg

Lamezia Terme - Si è tenuta, sia nel capoluogo sia a Lamezia Terme, la mobilitazione organizzata dal Sindacato Autonomo di Polizia di Catanzaro. L’iniziativa, che si è svolta nell’ambito di una mobilitazione nazionale indetta dalla Consulta Sicurezza, composta dai sindacati autonomi SAP (Polizia di Stato), SAPPE (Polizia Penitenziaria), SAPAF (Corpo Forestale) e CONAPO (Vigili del Fuoco), ha previsto nella provincia due assemblee sindacali, presso la sala riunioni della Questura e presso la sala convegni dell’aeroporto di Lamezia Terme, dove dalle 11:00 alle 14:00 si sono riuniti un gran numero di poliziotti. La mobilitazione ha raggiunto il culmine presso l’aeroporto di Lamezia Terme dove all’esterno è stato allestito un gazebo come punto d’incontro per la raccolta di firme finalizzata alla distribuzione di materiale informativo relativo alla sblocco del tetto salariale ed alla sottoscrizione della petizione “Polizia unita – Unificazione della forze di polizia”, iniziativa promossa dal Sindacato Autonomo di Polizia per riformare la sicurezza con la creazione di un unica Forza di Polizia al fine di ridurre costi e sprechi. Alla petizione hanno partecipato i cittadini e anche alcuni esponenti politici locali e nazionali, impegnati nelle imminenti competizioni elettorali regionali.

La partecipazione di uomini e donne in divisa della Polizia di Stato ha voluto dimostrare, spiegano “il disagio sempre più palpabile di chi ogni giorno mette a repentaglio la propria vita per la collettività”. I poliziotti hanno voluto sottolineare che “la categoria è stata colpita duramente da tagli alla spesa, che metteranno a rischio la sicurezza del paese, ed il congelamento degli stipendi”. Proprio per questi motivi, durante l’assemblea tenutasi in Questura, il segretario provinciale del SAP Catanzarese, Sergio Riga, ha voluto evidenziare come “il blocco salariale lascia immobili gli stipendi di tutto il personale delle forze di Polizia fermi al lontano 2010. Il problema non è soltanto quello della retribuzione: da tempo denunciamo un fortissimo malessere tra le donne e gli uomini in divisa, che ha origini profonde e sarebbe miope continuare ad ignorarlo. Un malessere che cercheremo di spiegare al premier Renzi che, guarda caso, alla vigilia della nostra iniziativa di astensione dal servizio, ha convocato per il prossimo 7 ottobre tutti i sindacati e i cocer del comparto sicurezza e difesa”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA