Lamezia, Nico Serratore presenta “Come scompaiono i calendari”: un poema sul mistero del tempo

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Lamezia Terme - Una sorta di “magia culturale” quella che si è vissuta alla libreria Ubik di Lamezia Terme, alla prima in Calabria di Nico Serratore per il poema sul mistero del tempo: “Come scompaioni i calendari” (Fallone Editore). Un soul out culturale dove il dinamico presentatore Tommaso Colloca ha saputo dare il giusto ritmo ad una serata ricca di spunti anche da parte di un pubblico attento e partecipe. Ha aperto gli interventi il direttore del Sistema Bibliotecario Giacinto Gaetano che ha sottolineato come la grande qualità di questo libro è stata già apprezzata durante il prestigioso Salone Internazionale del libro di Torino, prima tappa nazionale per Nico Serratore accompagnato sul palco dallo scrittore Domenico Dara, dalla poliedrica Imma Guarasci e dal direttore artistico dello Stand Calabria Francesco Mazza.

Alla serata nella libreria Ubik la professoressa del Polo Liceale Campanella-Fiorentino Lisa Minervini ha relazionato sottolineando come le parole crude e scarne del poema invitano il lettore ad interpretare interagendo con i contenuti in maniera attivo, una sorta di sforzo poetico-filosofico ricco di suggestioni e domande. Ha evidenziato inoltre, come nel poema ci sia un accento del tempo Bressoniano: un tempo oltre il tempo misurabile e ripetibile, un flusso continuo e qualitativo che si svolge all’interno della coscienza.

La responsabile Nazionale Formazione di AmicaSofia Luna Renda ha approfondito il contenuto del poema legandolo al valore della memoria e alla scoperta di quel Nico Serratore bambino presente nei versi di alcune poesie come nella Bimbo in filigrana. Ha proseguito citando il pensiero di Sant’Agostino e la sua concezione del tempo come estensione dell’anima. La professoressa Renda evidenziato nel libro il valore delle pause, dei silenzi, delle allitterazioni e degli spazi vuoti, che poi vuoti non sono mai. Il regista e attore Saverio Tavano ha trovato nel poema un percorso a sorpresa (leggendo non si sa dove si va) interpretando ed entusiasmando il pubblico con la sua voce artistica con alcuni passi del poema: Poco ossigeno, E torna quest’anno, Carnasciale, La mattina mi riavvia. Lo scrittore Pasquale Allegro si è soffermato sul notevole valore musicale di “Come scompaiono i calendari”, con le sue ricche assonanze e la malinconia di fondo, un equilibrio sapiente e raffinato tra forma e contenuto vicino al panismo e ad un simbolismo quotidiano che fanno del libro un meraviglioso libro introspettivo.

Infine, molto apprezzato l’intervento della prof Giuliana De Fazio che ha parlato di "poesia necessaria e utile e del tempo come orientamento all’interno dell’arte contemporanea. La dimostrazione che la poesia di qualità può arrivare e  coinvolgere un pubblico sempre più vasto. Una serata raffinata con il coinvolgimento delle scuole e di autorevoli personalità culturali".

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