Lamezia Terme - Un assembramento pacifico di persone di tutte le età - giovani, anziani, studenti delle superiori, adulti e famiglie - protesta oggi sul Corso Nicotera in un presidio contro il blocco della Global Sumud Flotilla diretta a Gaza, avvenuta ieri ad opera dell’esercito israeliano in acque internazionali. Un idea partita dal sindacato Usb e dal Collettivo Addunati, in risposta a un appello lanciato dai movimenti pacifisti di tutta Italia. “Abbiamo voluto rispondere a questa chiamata” spiega Santino Piccoli di Addunati, “creando un Comitato Lamezia per la Palestina che raccoglie in quest’iniziativa varie realtà. Ieri abbiamo apposto uno striscione sul Corso, oggi ci siamo schierati in questo presidio - che è uno dei circa 100 presidi organizzati in tutta Italia. In Calabria, in particolare ci sono iniziative simili a Catanzaro, Reggio Calabria, Gioia Tauro, dove sarà bloccato il porto, e Cosenza. Domani faremo un cirteo, e aderiremo allo sciopero generale insieme a tutti i sindacati di base. Ci auguriamo una risposta importante anche a Lamezia”.
“Abbiamo indetto lo sciopero generale in base alla Legge 146 del ‘90, che all'articolo 2 comma 7 prevede questa possibilità in caso d'emergenza” spiega Maria Davoli di Usb, “speriamo abbia una buona risonanza e che possano aderire e partecipare anche le scuole”. Molti i ragazzi intervenuti questo pomeriggio, desiderosi di esprimersi sull’ingiustizia perpetrata a Gaza. “In un momento del genere è giusto creare un momento di consapevolezza”, dice una giovane, “specie in una città come questa, dove la partecipazione spesso non c'è. Ma stanno morendo dei bambini, e la gente fa finta di non sentire - specie i politici”. “Davanti a un genocidio stare fermi non è possibile”, aggiunge un'altra ragazza, “dobbiamo mostrare solidarietà, e se necessario dare fastidio. Non ci sono parole per il blocco della Flotilla”. Il corteo pro Palestina organizzato per domani partirà alle 17:30 da piazza Mazzini.
Giulia De Sensi
© RIPRODUZIONE RISERVATA