Lamezia Terme - Nuova iniziativa di trekking urbano per Associazione ICICA, che ha condotto una numerosa folla di partecipanti lungo le vie del centro storico di Sambiase. A fare da cicerone, accanto al presidente di ICICA Paolo Caserta, il professor Giuseppe Villella, che ha guidato i presenti in un appassionante viaggio nel passato del centro, affiancato, per quanto riguarda invece il futuro, dall’assessore all’Urbanistica Francesco Stella, il quale ha illustrato gli interventi di riqualificazione urbana che lo interesseranno nei prossimi mesi attraverso la destinazione di finanziamenti PNRR e PINQuA.
La visita parte da Piazza 5 dicembre, con una performance dell’attore e artista di strada Marco Rialti, seguita dalla lettura da parte di Villella di alcuni passi dal libro “Sambiase” di Enrico Borello, “in cui s’intrecciano mito e realtà, storia e archeologia”: da qui il racconto della Sambiase del passato – l’antica “Ad Turres” – fervente di vita religiosa fin dal 1500, con l’antico convento dei Carmelitani e quello dei Minimi di San Francesco di Paola – il terzo ad essere fondato in ordine di tempo – e numerose altre chiese, alcune oggi scomparse – ad esempio Santa Sofia, San Rocco, San Nicola. Una Sambiase agreste, nota fin dall’antichità per il pregio delle sue produzioni – vino, olio, miele, lini, sete, cereali – circondata da orti e campagne fertilissime, dove la parte abitata aveva per confine proprio l’attuale Piazza 5 dicembre. Una piazza che a breve, come spiega l’assessore Stella, “sarà oggetto di un restyling conservativo con dotazione di nuove panchine smart con wireless e caricatore per cellulare, totem elettronici con indicazioni turistiche sulla storia dei luoghi, uno schermo gigante per eventi pubblici”. Anche la zona adiacente dell’edificio Borrello, con il Bocciodromo e l’area Mercatale sarà oggetto di riqualificazione, trasformandosi in un’unica area sportiva, con campo di padel, bocce, spogliatoi, area giochi e area verde.
“Lamezia è stata infatti una delle 10 città italiane a vincere il bando per l’aggiudicazione dei fondi PINQuA finalizzati al miglioramento della qualità dell’abitare”, spiega Stella, “arrivando quinta in graduatoria, con la possibilità di spendere circa 10 milioni di euro distribuiti sull’intero territorio”. Sarà toccato dai nuovi interventi anche il vecchio Cinema Grandinetti di Sambiase, che si trasformerà in una sala polifunzionale, destinata a mostre, eventi, proiezioni, attività sociali e culturali. Sarà invece il Provveditorato per le Opere Pubbliche ad occuparsi prossimamente del restauro delle facciate delle due piccole Chiese Gemelle, gioiello architettonico di Sambiase e seconda tappa del tour che visita in particolare l’interno dell’Annunziata, “dalla particolare struttura a pianta semicircolare, consacrata nel 1622 dal vescovo Confalone, e affiliata nel 1656 all’omonima Confraternita che tuttora la regge”. Nel raggiungerla, il gruppo costeggia l’antico Palazzo Comunale e la sede dell’Associazione “Il Girasole”, promotrice della costruzione della Casa del “Dopo di Noi” per il futuro delle persone con disabilità, in località Anzalone, che ora, come annunciato da Stella, “sarà completata grazie agli stessi finanziamenti, dotandosi di un centro diurno al piano terra, e di un centro residenziale ai piani superiori”. Anche il piano superiore del Mercato Coperto di Piazza Botticelli sarà oggetto di riqualificazione, dotandosi di un’area food and beverage, dove potranno essere trasformati e consumati i prodotti venduti al piano inferiore, ma che sarà anche attrezzato di una biblioteca, spazi associativi e di co-working.
Terza tappa del tour è la Chiesa Matrice, intitolata a San Pancrazio, e affiancata dalla splendida meridiana con lo stemma del paese caratterizzato dalle due torri affiancate. “Un luogo un tempo molto popolato e vivace di piccole attività commerciali”, spiega Villella, “c’erano le poste e diversi uffici pubblici, due negozi di alimentari, i bar, le botteghe, i calzolai. I tre quartieri storici di Sambiase – Cafaldo, Miraglia e Craparizza – s’incrociavano qui”. Diversa la situazione del presente, caratterizzata dallo spopolamento progressivo e dal cedimento del tessuto commerciale, ma anche in quest’area si prevedono interventi: uno riguarderà il Museo della Memoria, inaugurato alcuni anni fa e oggi chiuso, per il quale l’associazione “Ad Turres”, presente all’evento, ha presentato un progetto a Fondazione per il Sud, coinvolgendo altre realtà del territorio, in modo da ottenere dei finanziamenti che portino alla riapertura e all’avvio di una nuova gestione dell’immobile, di cui l’amministrazione ha offerto la disponibilità. Molto particolare la quarta tappa del tour, che porta all’ingresso di una dimora ristrutturata risalente all’800 che contiene un antico palmento in urbano per la pigiatura dell’uva, appartenuto alla famiglia Cerra, e oggi sede delle Cantine Artaud, di proprietà del professor Giovanni Orlando Muraca, che ha aperto ai visitatori le porte di questo piccolo gioiello incastonato nel centro storico. “Il palmento consta di quattro vasche con altrettanti palarchi” spiega Muraca, mostrando al gruppo i caratteristici simboli propiziatori, sacri e profani, incisi sulle vasche: le croci e il disco solare, e una data incisa sul bordo che indica l’anno di costruzione: 1864.
Il tour fa rotta quindi verso la piccola chiesa dell’Addolorata, all’imbocco dell’omonima via lungo la quale saranno acquisiti dall’amministrazione a patrimonio comune 30 abitazioni abbandonate, che saranno ristrutturate e assegnate per edilizia sociale, con l’intento di rivitalizzare il centro storico, che sarà interessato sia da interventi pubblici che da incentivi agli interventi privati. “Anche il Parco Gancia, sullo sbocco della via, sarà riqualificato con nuove piantumazioni, area giochi, area didattica attrezzata e nuovi percorsi di viabilità” spiega Stella, che segue il tour fino a quartiere Miraglia, così denominato a causa della presenza del muraglione, oggi non più presente, nei pressi del ponte sul fiume Cantagalli, teatro nel ’91 dell’omicidio di ‘ndrangheta dei due netturbini Tramonte e Cristiano: luogo ricco di memoria e di storia perduta, che impregna l’intero centro e che aspetta solo di essere riscoperta.
Giulia De Sensi
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