Catanzaro - All’Università Magna Graecia di Catanzaro, il segretario generale della CGIL Maurizio Landini incontra studenti e precari: "Siamo qui per ascoltare e capire. Non giriamo l’Italia pensando di avere sempre ragione, ma per confrontarci. Il diritto alla formazione e alla conoscenza deve essere un diritto permanente, per tutta la vita lavorativa. Oggi il tema della precarietà tocca anche l’università: precarizzare il lavoro significa precarizzare la qualità stessa della formazione e dei servizi nel nostro Paese". Perchè, sostengono dalla Cgil "la conoscenza non ha scadenza. Difendere il diritto alla formazione significa difendere il futuro di tutti".
All’Università Magna Graecia e del comparto Università e Ricerca, Landini ha rilanciato il valore dei cinque referendum sul lavoro: "Vedo una grande partecipazione e una voglia di votare per cambiare. Questi referendum permettono di cancellare leggi sbagliate e di estendere i diritti a chi oggi non li ha. Basta precarietà, basta appalti e subappalti senza regole che riducono la qualità del lavoro e mettono a rischio la vita delle persone. I cittadini oggi hanno la possibilità di mandare un messaggio chiaro al governo e al Parlamento: è venuto il momento di rimettere al centro i bisogni dei lavoratori, delle lavoratrici, dei giovani e delle donne, che stanno pagando il prezzo più alto di questa precarizzazione. Partecipare è un diritto. Difenderlo è un dovere".
"Qui in Calabria - ha sostenuto poi il leader della Cgil - ci sono giovani che vanno via. Servono investimenti e soprattutto un lavoro con diritti e con tutela. Il fatto che buona parte dei cittadini, compresi i giovani laureati e diplomati, vanno via dal Paese è perché non hanno la possibilità di costruirsi un futuro, una vita e perché c'è un livello di sfruttamento non accettabile. In più la logica dell'appalto e dei subappalti, come è noto, determina anche spazi incredibili per la malavita organizzata ed è evidente che superare questa logica del subappalto vuol dire rimettere al centro anche i problemi della salute e della sicurezza sul lavoro. Non è un caso che proprio ieri in Calabria è morto un altro lavoratore in un cantiere e di nuovo di un'azienda in subappalto. Questa strage va fermata cambiando queste leggi e affermando un modello di fare impresa che sia fondato non solo sulla qualità del lavoro, ma anche sulla qualità del fare impresa".
Infine Landini si è rivolto a chi invita a non recarsi alle urne: "Credo che chi dice oggi di non andare a votare oltre a un errore politico sta dicendo che non vuole cambiare nulla e che va tutto bene. E io penso che questi appelli stanno avendo l'effetto opposto, cioè stanno aumentando la gente che a votare ci va. Noi vogliamo raggiungere il quorum e per farlo devono andare a votare anche quelli che in questi anni hanno pensato che non serve a nulla. Penso - ha concluso Landini - che a differenza delle elezioni politiche e amministrative il referendum ha un vantaggio, non devi votare per qualcuno ma attraverso quel voto i singoli cittadini possono cancellare le leggi. Per un giorno diventiamo tutti parlamentari, siamo noi che possiamo cambiare leggi balorde. E' un voto di democrazia".
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