Morti sul lavoro, sindacati in piazza a Catanzaro per chiedere leggi e controlli

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Catanzaro - Istituire una commissione regionale sul lavoro sommerso e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro: una struttura dotata di uomini e mezzi per supportare la Giunta e l'attività legislativa del Consiglio regionale visto e considerato che la disciplina del lavoro è materia di legislazione concorrente tra Stato e Regioni. È quanto chiedono al presidente della regione, Roberto Occhiuto, la Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, la Cisl Magna Graecia e la Uil Catanzaro Vibo che questa mattina davanti la prefettura a Catanzaro hanno organizzato una manifestazione per richiamare l'attenzione dello Stato e sensibilizzare sul tema degli incidenti sul lavoro.

Il presidio fa seguito alla richiesta di incontro avanzata nei giorni scorsi dai sindacati al prefetto Enrico Ricci, a seguito dei due infortuni mortali che si sono verificati nella città di Lamezia Terme solo nel mese di settembre. In piazza anche una delegazione del Comune di Catanzaro con in testa il sindaco Nicola Fiorita. "Siamo a Catanzaro per ribadire in materia unitaria - ha spiegato il segretario generale della Uil Santo Biondo - che il tema dalla sicurezza insieme a quello relativo ai salari deve essere affrontato da un governo che tratta con molta superficialità i tempi del lavoro. Serve una procura nazionale che colpisca il reato di omicidio sul lavoro, servono maggiori ispettori, serve formazione e cultura. Ma è chiaro che il governo regionale gioca un ruolo chiave su questi temi: al presidente Occhiuto e al Consiglio regionale chiediamo di istituire una commissione che abbia mezzi, uomini e risorse per supportare l'attività legislativa degli organi regionali".

B. M.

Pd Calabria: “Vicinanza e sostegno a tutti i lavoratori come ai sindacati e manifestanti”

“La sicurezza nei luoghi di lavoro sia una priorità del governo Meloni, che ha il dovere di intervenire nell’immediato con nuove norme e apposite risorse. Per quanto di competenza, pure l’esecutivo regionale deve fare al più presto la sua parte, al fine di evitare che ci siano altre morti bianche e di tutelare le famiglie calabresi, già molto colpite da inaccettabili tragedie sul lavoro e, in parallelo, dall’aumento del costo della vita, dalla precarietà esistenziale e dalla nuova, continua emigrazione”. Lo si legge in una nota del Partito democratico della Calabria, che esprime “vicinanza e sostegno a tutti i lavoratori come ai sindacati e manifestanti che sull’emergenza in questione chiedono a gran voce interventi concreti, da ultimo con un sit-in davanti alla Prefettura di Catanzaro. Non è più possibile – avvertono i dem calabresi – ignorare o sottovalutare il problema delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro e non assumersi la responsabilità di affrontarlo in maniera tempestiva ed adeguata. Il lavoro è il fondamento costituzionale della Repubblica italiana. Allora continueremo – concludono – a dare battaglia nelle piazze e nelle sedi istituzionali, a partire dal Parlamento, per scuotere la coscienza del governo nazionale e spingerlo ad agire”.

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