Percorso Pcto per realizzare azioni di orientamento verso donne vittime di violenza all’istituto Costanzo di Decollatura

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Decollatura - “Il percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento, attuato dai docenti dell’indirizzo socio-sanitario, è stato un efficace progetto di alternanza scuola lavoro, capace di integrare saperi teorici e abilità operative mediante la rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio e simulazioni di situazioni reali, importanti per potenziare sia le competenze disciplinari che di cittadinanza”. La dirigente scolastica dell’IIS “L.Costanzo” di Decollatura, Antonella Mongiardo, esprime soddisfazione per l’iniziativa di alternanza scuola-lavoro realizzata dall’indirizzo socio-sanitario. Si è concluso lo scorso 26 aprile, con una attività presso il Centro antiviolenza Demetra di Lamezia Terme, il percorso PCTO “Realizzare azioni di orientamento per le donne vittime di violenza” della classe IV dell’Istituto Professionale per la Sanità e l’Assistenza Sociale di Soveria Mannelli, indirizzo dell’IIS “Costanzo” di Decollatura.

Le alunne sono state accolte e guidate nell’esame di un caso pratico, relativo a un intervento su una donna vittima di violenza, dalle operatrici del Centro Roberta Cretella e Anna Cerutti. Le operatrici hanno posto l’accento sull’importanza del lavoro in Rete che il Centro svolge in partenariato con il Comune di Lamezia Terme, l’ASP, l’Associazione Mago Merlino, il CLES (Centro Lametino di educazione sociale), l’Associazione italiana donne medico, la Comunità Progetto Sud, l’AIAF (Associazione Italiana Avvocati per la Famiglia ed i minori Calabria) e con la collaborazione delle Forze dell’Ordine.

“Obiettivo del PCTO – spiega la professoressa Luciana Grandinetti- è stato quello di  promuovere  nelle alunne dell’indirizzo socio-sanitario lo sviluppo non solo di competenze trasversali,  fra le quali la capacità di programmare il loro futuro professionale, ma anche  di competenze strettamente legate al loro profilo  professionale in uscita, quali la gestione di azioni di informazione e di orientamento dell’utente, per facilitare l’accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio,  le dinamiche comunicative nei gruppi e tra le persone, al fine di adottare strumenti e forme di comunicazione funzionali a favorire la relazione d’aiuto”. Il percorso, realizzato con un protocollo d’intesa fra la Scuola e il Centro Demetra, è stato realizzato prevalentemente in video conferenza a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia.

Il primo intervento formativo, a cura delle dottoresse Anna Fazzari e Vittoria Veraldi, ha avuto luogo il 10 febbraio sul tema “L’importanza della prevenzione della violenza di genere negli ambienti educativi secondo i documenti ufficiali.” Sono seguiti, con scansione settimanale, altri interventi delle medesime dottoresse sui temi del perché le donne non denunciano, sulle categorie di maschio violento, sulla peer education, sull’ascolto e comunicazione nelle relazioni di gruppo a cui è seguito un momento particolarmente toccante con la testimonianza di due donne che hanno accettato di raccontare alle alunne il percorso seguito per uscire dalla violenza. Altri importanti momenti di formazione sono stati tenuti dalla dottoressa Renata Tropea, che ha illustrato il percorso rosa, attivo presso l’Ospedale di Lamezia Terme, il ruolo che il personale sanitario svolge in questa delicatissima funzione e l’approccio alla violenza di genere. Infine, la dottoressa Caterina Ermio ha affrontato il tema della violenza di genere come emergenza sanitaria. La metodologia didattica applicata è stata prevalentemente laboratoriale e le attività che le ragazze hanno svolto con grande interesse lungo il percorso sono state seguite dai docenti dell’area professionale d’indirizzo, ovvero psicologia, igiene, diritto e metodologie operative.

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