Reggio Calabria – C'è anche l'interrogazione presentata circa un mese fa dai consiglieri regionali di Pd, M5s e gruppo Misto sul Piano strutturale comunale di Lamezia Terme tra quelle che saranno discusse al question time in programma domani in occasione della seduta del Consiglio regionale.
In riferimento al complesso procedimento amministrativo per l’approvazione del Piano Strutturale Comunale, i consiglieri regionali di opposizione Mammoliti, Iacucci, Alecci, Billari, Bruni, Lo Schiavo, Tavernise e Afflitto hanno chiesto alle diverse Amministrazioni interessate e, tra queste, alla Regione Calabria “una attenta valutazione di conformità e coerenza urbanistica e ambientale del PSC di Lamezia Terme rispetto al Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico, al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e ai principi, assunti con leggi regionali, ai fini di perseguire la corretta e piena legittimità della pianificazione urbanistica dell’intero territorio calabrese”. Secondo la minoranza consiliare, infatti. emergerebbe la netta non conformità di quel PSC rispetto ai dettami e ai principi della legge regionale 19/2002, in essa specificatamente indicati, nonché alla L.R. n. 25/2022, che stabilisce l’obbligo di “concorrere al progressivo raggiungimento dell’obiettivo europeo di azzeramento del consumo di suolo netto”. I consiglieri chiedono, dunque, quali iniziative amministrative intendano assumere sulla richiamata richiesta, considerato l’inammissibile e rilevante consumo di suolo che può provocare la definitiva approvazione delle scelte urbanistiche e degli elaborati del PSC varato dal Comune di Lamezia Terme. Nell'interrogazione, inoltre, viene denunciato che, essendo stato quel Piano strutturale elaborato prima dell’entrata in vigore del QTRP e facendo perno su “manifestazioni di interesse” finalizzate soprattutto all’utilizzazione diretta ed immediata delle aree urbanizzabili sulla base di accordi preliminari con i privati, esso sia in netto contrasto col sopravvenuto strumento regionale che, all’art. 20, lett. A, punto 1, delle Disposizioni normative, prevede che i nuovi PSC diventino operativi solo “dopo avere raggiunto gli obiettivi principali di sostenibilità riferiti agli ambiti urbanizzati”. Con la stessa comunicazione si denuncia altresì che il Piano, adottato dal Comune di Lamezia Terme sulla base di un Documento preliminare approvato nel 2010, sia ovviamente ispirato da un quadro economico, sociale, culturale, demografico e normativo datato e che non rispecchia l’attualità, nel frattempo del tutto cambiata per effetto di “bonus” edilizi, crisi economiche, una pandemia e una guerra che hanno stravolto la realtà e, quel che è più grave, comunque non in linea con le dinamiche demografiche in atto.
Tra le altre interrogazioni che saranno discusse compare quella presentata dal consigliere regionale Raffaele Mammoliti (Pd) in merito alla mancanza di pediatri di famiglia nella città di Lamezia Terme. Sempre l'esponente vibonese del partito democratico chiede lumi al governo regionale sulle disfunzioni nel servizio di assistenza dei passeggeri con mobilità ridotta nell'aeroporto di Lamezia Terme.
B. M.
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