Presunta radioattività su spiaggia Montauro, Comune chiede i danni a “Le Iene”

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Montauro (Catanzaro) – Il servizio delle Iene sulla presunta presenza di radioattività sulla spiaggia di Montauro finisce in Tribunale. Lo rende noto l’avvocato Armando Chirumbolo, che ha provveduto a depositare presso la Procura della Repubblica di Catanzaro una denuncia querela, contro gli autori del programmi “Le Iene” che avrebbero leso, secondo quanto riportato dall’avvocato, l’immagine del comune sulla costa catanzarese con i servizi curati da Giulio Golia, creando, secondo la denuncia “un notevole allarme sociale nella popolazione residente del luogo – Calalunga/Pietragrande di Montauro – che si è poi riverberato con fragore nell’opinione pubblica dell’intera Regione Calabria, impaurita e preoccupata da quanto riportato e raffigurato nei servizi televisivi, nei quali addirittura si è azzardato il paragone con Chernobyl”.

I servizi erano andati in onda su Italia Uno il 23 e 27 novembre scorso e parlavano di una presunta presenza di radioattività sulle spiagge di Montauro. Secondo l’avvocato “Molteplici e gravi conseguenze negative sono quelle che si sono riverberate a danno del Comune”. “L’enorme allarme sociale – scrive ancora - ha visto quale conseguenza diretta l’intervento immediato delle Autorità, dalla Prefettura ai nuclei speciali, dalle istituzioni politiche ai Carabinieri e Vigili del fuoco, coinvolte Procura della Repubblica, Aziende Sanitarie ed esperti ad ogni livello. Un gran fragore che ha destato e continua a destare, altresì, preoccupazione nella collettività e nei numerosi operatori turistici della zona che hanno, così, visto notevolmente compromesso il loro settore, con gli inevitabili ed ingenti danni economici che, purtroppo, ne stanno conseguendo, a causa delle disdette già registrate per la stagione estiva 2017”.

“La Agenzia regionale (Calabria) per la protezione ambientale (Arpacal), - aggiunge - per ridimensionare l’allarme sociale scaturito dai servizi del noto show televisivo, ha effettuato nuove e accurate misurazioni delle aree interessate, dalle quali si è avuto modo di riscontrare che, diversamente da quanto sostenuto dalle Iene, i livelli di radioattività della zona sono assolutamente nella norma e non pericolosi per la salute dell’uomo. Nonostante ciò, stanti le prime disdette registrate dagli operatori turistici per la stagione 2017, il danno economico ed all’immagine causato dalla trasmissione de “Le Iene” alla comunità ed all’economia del Comune di Montauro risulta essere irrimediabile e di notevoli dimensioni, e certamente avrà dei riverberi negativi sull’economia dell’intera zona, per i prossimi anni a venire”. L’avvocato Chirumbolo ha affermato: “Avvieremo, una azione di risarcimento danni in sede civile contro gli autori del programma de Le Iene. Dati alla mano, il mare e le belle spiagge di Montauro e di tutta la zona sono pulite e non inquinate. I servizi in questione si fondano su fonti non ufficiali, ed il danno all’immagine ed all’economia della rinomata cittadina turistica è consistente. Considerato il riscontrabile travalicamento del limite della continenza sostanziale e formale nell’esposizione delle relative notizie,  l’obiettivo eccesso dei termini usati,  degli accostamenti per argomento e per immagini e della titolazione utilizzati al fine di ingenerare nel vasto pubblico di telespettatori il convincimento che nel territorio del Comune di Montauro vi sia inquinamento radioattivo, è giusto che il Comune di Montauro abbia deciso di  agire per tutelare l’immagine, il decoro e l’economia del proprio territorio”. 

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