Cosenza - "Gli italiani non hanno capito la vignetta su Amatrice, perché quella vignetta attacca un tabù, il tabù della morte, e nessuno a prescindere dalla nazionalità accetta che si attacchi un tabù". Lo ha detto Marika Bret, redattrice di Charlie Hebdo, oggi a Cosenza per partecipare al Festival del fumetto 'Le strade del paesaggio'.
"Inoltre - ha aggiunto - alcuni politici sono entrati in questa questione non comprendendo le vere motivazioni. Purtroppo il sindaco di Amatrice è stato più preoccupato di un disegno, giudicato di cattivo gusto, che delle vittime del terremoto stesso". "Abbiamo ricevuto numerose minacce - ha detto poi la Bret - tanti italiani hanno urlato 'non mettete piede in Italia', sia dopo la vignetta su Amatrice che in vista della nostra partecipazione a questo evento a Cosenza. Penso sia frutto di un contesto politico che ha manipolato la vignetta su Amatrice. Lo stesso contesto politico che non era favorevole al nostro arrivo in Italia".
La replica del sindaco di Amatrice: "Finalmente satira da Charlie Hebdo"
"Per la prima volta nella loro storia hanno fatto satira". Così il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, commenta le dichiarazioni rilasciate dalla giornalista di Charlie Hebdo, Marika Bret. Secondo la redattrice del periodico satirico francese, intervenuta oggi al Festival del Fumetto di Cosenza, il primo cittadino di Amatrice si sarebbe preoccupato più di una vignetta che delle vittime del sisma del 24 agosto scorso.
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