Lamezia Terme - Contro l'ipotesi del Comune di istituire la tassa di soggiorno all'interno del territorio lametino, si schierano anche gli albergatori che, in una lettera inviata al sindaco Paolo Mascaro e all’assessore alle attività produttive Angelo Bilotta, manifestano la loro preoccupazione in merito alla “volontà politica dell’amministrazione comunale di istituire l’imposta di soggiorno”. Gli albergatori informano che “tutte le strutture alberghiere ed extra alberghiere della città si sono riunite ed è emerso un vero e proprio allarme per quanto preannunciato”.
“La motivazioni alla base del paventato provvedimento - riportano nella lettera sulla base di quanto annunciato dal Comune - riguardano la necessità di mantenere i livelli di manutenzione dei servizi e della incentivazione di iniziative a carattere turistico-ricettive sul territorio per poter (…) almeno mantenere costante negli anni sul territorio la presenza turistica ed è proprio su questo punto che non ci si trova d’accordo”.
“E’ unanime - affermano ancora nella lettera - la consapevolezza che se il turismo in città deve essere veramente sostenibile deve essere sopportato dai servizi primari che attualmente mancano o sono insufficienti". A tal proposito elencano dei servizi, a loro avviso, assenti, dal trasporto pubblico locale, agli esercizi commerciali aperti nei giorni festivi, all’assenza di comunicazioni istituzionali come mappe e depliant sulla città alla poca conoscenza delle bellezze del luogo per i turisti che arrivano a Lamezia. “Sulle terme di Caronte - sottolineano - si dovrebbe aprire un capitolo a parte”.
Gli albergatori ribadiscono che “pur comprendendo le enormi difficoltà finanziarie in cui versa il comune di Lamezia Terme non riteniamo che questo sia lo strumento idoneo per rilanciare l’ospitalità in città. E’ paradossale come solo una ventina di città calabresi applicano la tassa di soggiorno. Catanzaro, molto vicina a noi, non la impone e questo fatto la favorirebbe incredibilmente a nostro danno”. Gli albergatori chiedono infine un incontro all’amministrazione comunale per confrontarsi sul tema.
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