Lamezia Terme - Mercoledì 17 Settembre la pluriclasse di Fronti che appartiene all’Istituto Comprensivo Ardito don Bosco, ha ricevuto la visita del Sindaco Mario Murone e dell’assessore alla cultura e Pubblica Istruzione, Annalisa Spinelli, e dal Dirigente dell’istituto Ardito don Bosco, Teresa Goffredo. “La sensibilità del Sindaco e dell’assessore a voler affrontare e risolvere le tante criticità del plesso di Fronti, molto trascurato negli anni, è stata molto apprezzata da tutta la comunità scolastica – evidenzia il referente del plesso di Fronti Ins. Ruperto Pasquale - e dai numerosi genitori presenti all’evento, che da anni si battono per mantenere questo presidio educativo; un tempo formato da tantissime classi di scuola Primaria e di scuola Superiore di 1 grado, ma ormai ridotto ad una pluriclasse di 16 alunni. La pedagogia classica, in particolare nelle aree rurali isolate, ha considerato spesso le pluriclassi, come un fenomeno anacronistico, da eliminare e legato ad un modello scolastico superato. Tutto ciò ha portato come si diceva ad una cultura dell’abbandono, sebbene vi fosse una necessità didattica di garantire l’accesso all’istruzione in contesti demograficamente svantaggiati, e la loro gestione è sempre stata oggetto di dibattito e revisione continua per adattarla alle esigenze pedagogiche moderne e superare le criticità percepite”.
Oggi invece le pluriclassi rappresentano soprattutto in contesti montani, insulari o di minoranze linguistiche, sostengono ancora in una nota: “un importante presidio di presenza sul territorio, capace di promuovere un sistema scolastico inclusivo e radicato sui territori. Concetto ribadito dal Sindaco e dall‘Assessore Spinelli nei loro interventi di saluto. Preservare il futuro delle nostre montagne, ha poi proseguito il Sindaco, radici della nostra stessa identità, non sono solo un gioiello di bellezza e natura, significa investire nelle scuole, i luoghi in cui questo futuro si coltiva giorno dopo giorno. Dunque grazie a questa nuova visione oggi le pluriclasse sono una realtà educativa diffusa in tutto il mondo a livello d’istruzione primaria, in Italia se ne contano circa 2000, che si trovano prevalentemente in zone dove sono diffusi fenomeni di spopolamento, spesso in contesti ad alto isolamento geografico”.
La pluriclasse di Fronti ha detto la Dirigente Goffredo “è capace di promuovere una didattica efficace, le pratiche e i vissuti professionali mettono in luce come i docenti apprendono sul campo ad adattare e reinterpretare le routine e i dispositivi più tradizionali della classe standard , come il programma e il libro di testo ,per strutturare attività e percorsi di apprendimento cooperativi per alunni di età diverse , sviluppare il tutoraggio tra pari e potenziare l’autonomia degli studenti. Ma tutto ciò ha precisato, complimentandosi con i docenti, non può prescindere dalle competenze dei docenti , che devono progettare scrupolosamente il percorso didattico . Ha poi annunciato di aver sottoscritto una convenzione con l’associazione dei volontari del servizio civile di Fronti “I giovani di Frontiera”, costituita da giovani laureati e rappresentata dal Dott. Antonio Grandinetti , che, forniranno un supporto in ambito scolastico alla pluriclasse, quali, attività sportive, culturali, musicali, sociali con eventuali opportunità interdisciplinari”.
Il referente Ruperto, infine “come docente, come calabrese mi auguro che questa visione, questi sforzi anche finanziari, di voler tutelare le scuole di montagna e sostenere i piccoli Comuni, agevolandoli nel mantenimento sul territorio dei servizi alla famiglia, diventi una pratica diffusa nella regione, poiché quando la pluriclasse accorpa alunni di età molto diverse, è decisamente una necessità legata al territorio; quando invece è possibile abbinare alunni vicini per età, i vantaggi sono notevoli per tutti”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA