Catanzaro - L’assessore regionale all’Agricoltura e Forestazione, Gianluca Gallo, ha aperto i lavori del convegno sul Piano antincendio Aib 2025 “Bruciare è perdere, conoscere è proteggere. Piano Antincendio Boschivo regionale: strumenti, strategie e lavoro di squadra per il 2025”. All’iniziativa, che si è svolta oggi nella sede della Cittadella regionale a Catanzaro, hanno preso parte rappresentanti di importanti realtà scientifiche e operative, a conferma del respiro nazionale e internazionale della strategia calabrese: Università della Calabria – Dipartimento di Fisica, per la modellazione fisica degli incendi e l’utilizzo dei dati nella prevenzione; Fondazione CIMA, centro di eccellenza specializzato nella previsione degli incendi e nella gestione del rischio; DREAM Italia, centro di eccellenza formativo di rilevanza internazionale, impegnato nella gestione sostenibile e integrata del territorio; Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, che ha affrontato il tema specifico degli incendi d’interfaccia urbano-rurali; Azienda Calabria Verde, struttura operativa regionale per il contrasto agli incendi boschivi; Dipartimento della Protezione Civile della Regione Calabria, con un focus sul ruolo delle associazioni di protezione civile nel contrasto agli incendi boschivi, con particolare riferimento ai gemellaggi nazionali, risorsa strategica e insostituibile in fase di emergenza.
L’assessore Gallo si è soffermato sui risultati positivi dell’azione, messa in campo dalla Regione in questi ultimi anni, contenuti nel Piano Aib rilevando che, rispetto alla media del periodo 2004-2023, il numero d’incendi è risultato inferiore di circa il 40%, mentre le superfici totali percorse dal fuoco ridotte di circa il 37%. Rapportando il dato rispetto alla media degli ultimi cinque anni il numero d’incendi si è ridotto del 19% rispetto alla media e la superficie totale percorsa da incendi si e ridotta di circa il 33%.
"Nell’ambito della strategia della Tolleranza Zero – ha rimarcato Gallo –, in particolare con il modello di lotta fondato sull’uso dei droni impressa dal presidente Occhiuto e dalla Giunta regionale, l’azione prioritaria per affrontare l’emergenza incendi ha riguardato, in questi anni, la prevenzione. I risultati degli anni passati sono stati importanti perché la Calabria si è segnalata alla comunità nazionale e internazionale come una delle regioni più virtuose dato che, nonostante nell’area del Mediterraneo gli incendi siano aumentati, in Calabria, invece, c’è stata una drastica diminuzione sia del numero di incendi sia degli ettari incendiati. Ora abbiamo ulteriormente implementato l’azione sulla tecnologia attraverso droni che avranno una loro autonomia e che potranno volare anche per 24 ore senza bisogno di assistenza. Abbiamo elaborato dei modelli matematici che utilizzano anche satelliti straordinariamente innovativi che provengono dall’Arabia Saudita e che possono anche costruire dei modelli artificiali di prevenzione attraverso l’elaborazione con l’intelligenza artificiale".
“Quest’anno – ha proseguito l’assessore Gallo – ci saranno ulteriori miglioramenti e avanzamenti contro gli incendi boschivi perchè ci sono tanti nuovi investimenti ma anche perchè abbiamo creato un settore dell’Uoa forestazione che si occupa per 12 mesi all’anno, 24 ore al giorno, di antincendio boschivo. I risultati sono condensati in questo nuovo piano per il 2025. Per questa azione di innovazione dal punto di vista tecnologico sono state programmati 2,500 milioni di risorse oltre a quelle messe a disposizione da Calabria Verde, dai vigili del fuoco e dei carabinieri forestali per tutte le azioni non solo di prevenzione, ma anche di repressione e di intervento che, quotidianamente, mettiamo in campo interverremo con un’opera di sensibilizzazione anche nel rapporto con i cittadini e con le Amministrazioni comunali. Proteggere i boschi significa proteggere il futuro. In un tempo in cui i cambiamenti climatici minacciano risorse naturali ed ecosistemi, la Calabria sceglie di rilanciare con forza, ponendosi un obiettivo chiaro e ambizioso: alzare ulteriormente il livello della prevenzione, dell’innovazione tecnologica e della gestione attiva del territorio”.
Il Piano è stato illustrato nel dettaglio dal coordinato regionale Antincendio boschivo, Raffaele Mangiardi, il quale si è soffermato sull’evoluzione del sistema: dalla piattaforma di monitoraggio al bollettino predittivo, dalle mappe del rischio alla rete territoriale. “Il Piano 2025 – ha spiegato – punta in modo deciso sull’impiego di basi dati territoriali integrate, immagini satellitari, rilievi termici e meteorologici, a supporto di una prevenzione predittiva in grado di individuare tempestivamente le situazioni di maggiore rischio e orientare gli interventi preventivi. Accanto al potenziamento del monitoraggio automatico con droni, del nucleo di analisi dati e del bollettino sperimentale di pericolosità giornaliero, il Piano dà grande centralità alla gestione del combustibile: attraverso interventi mirati di riduzione della vegetazione, calibrati sulle analisi elaborate attraverso l’analisi dei database disponibili, si mira a contenere il rischio di incendio e a salvaguardare i territori di interfaccia tra boschi e aree abitate. Un approccio scientifico e operativo che non si limita a ‘spegnere’, ma che costruisce capacità di resistenza e adattamento del territorio, coinvolgendo attivamente anche la cittadinanza con una nuova campagna di sensibilizzazione. Con il Piano AIB 2025 – ha infine sottolineato Mangiardi – abbiamo messo a sistema tecnologie, dati e persone, trasformando l’emergenza in prevenzione e l’intervento in conoscenza. Ci aspettiamo una maggiore capacità di anticipare e contenere gli incendi, soprattutto quelli di grande estensione. Sappiamo che molto resta da fare: ogni stagione è una nuova sfida, ma oggi abbiamo strumenti migliori per affrontarla insieme”.
L’evento è poi proseguito con una sessione tecnica integrata su strumenti, strategie e analisi e con una sessione operativa: territorio, volontariato e repressione a cui hanno preso parte, tra gli altri, il dirigente generale della Protezione civile regionale, Domenico Costarella e il direttore generale di Azienda Calabria Verde, Giuseppe Oliva. Il convegno si è concluso con una tavola rotonda a cui prenderanno parte: il dirigente generale alla Forestazione, Domenico Pallaria; il vicario direttore regionale Vigili del Fuoco Calabria, Giuseppe Bennardo; il direttore generale Arpacal, Michelangelo Iannone, e il direttore del centro funzionale multirischio, Eugenio Filice; il commissario straordinario del Consorzio unico di bonifica, Giacomo Giovinazzo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA