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Vi siete accorti che nella campagne elettorale di questi giorni esistono delle similitudini di alcuni candidati che sembrano la fase giovanile degli ingrigiti di un tempo che hanno occupato le poltrone alla Camera e al Senato. Se iniziate a farci caso, noterete (per fortuna e sfortuna) che sono similari anche nella presenza in alcuni ruoli governativi che vengono ripetuti negli iter occupazionali (e di potere). Ma come mai accade questo copia e incolla carrieristico politico? In alcuni casi per mancanza di personalità, in altri per un’ ammirazione ossessiva, per altri perché è più semplice copiare che decidere con la propria testa.
I senior erano non sempre eletti dal popolo ma venivano incasellati dai partiti. E accade anche per alcuni casi nei nuovi volti che vedete sui manifesti della città/paese. In alcuni casi, sono più carichi di presunzione e ambizione perché non hanno dovuto chiedere voti fino a quel momento. Secondo dato riguarda anche i contenuti dei loro discorsi nelle trasmissioni televisive, un mix tra falsità ai massimi livelli nel rivolgersi con un ancora più falsa stima verso il candidato dell’altro schieramento. Poi arriva il sartoriale look, anche questo fotocopia del senior e completamente privo di originalità, un noioso classico anni 50’ insomma. Andando avanti non poteva mancare la postura. Rigida imbalsamata di destra e dinoccolata studiata-disordinata a sinistra.
Diverso il ragionamento stilistico per le candidate che riescono o almeno tentano la fotocopia solo nella dialettica e negli accessori. Magari avviene anche per una sostanziale differenza di budget con un “Non posso permettermi i capi della senior ma ci provo". Da rabbrividire sono le espressioni facciali di entrambi gli schieramenti quando ascoltano le domande dei giornalisti che li intervistano (i miei colleghi sono tutti pazienti educati e professionali). Ma la loro espressione nel rispondere cambia a secondo del contenuto e del fascino del giornalista- intervistatrice-tore. (I colleghi-e sono tutti-e meravigliosi-e).
La mimica facciale del candidato cambia come in un battito di ciglia nell’ espressione a seconda se è gradita o meno the question. E li vedi in volto che si trasformano in dipinti munchiano o jokeriano a secondo del testo. Poi inizia la fase del superomismo nietzschiano che li rende (a parole) tutti vincenti e pseudo-umili. Infine i manifesti sui muri vi siete mai chiesti se hanno il potere di spostare voti o di influenzare decisioni o è una specie di presentazione del loro potere economico per numero di faccioni. Per molti chi non dilapida enormi risorse economiche alla fine risulta maggiormente votato. Ma come può accadere questa magia nel più totale silenzio mediatico? Sono i misteri delle campagne elettorali o magari nella cabina si mette la croce per chi si stima senza il supporto di manifestazioni e poster e vele elettorali da Milleluci!