È sociale ormai...

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma, sosteneva, Antoine-Laurent de Lavoisier. Anche l’invidia? Nel caso delle proporzioni dell’invidia, hanno assunto proporzioni planetarie con la complicità dei social network che hanno amplificato le selezionate vite apparentemente di successo di persone e personaggi. Non è una riflessione da intellettuale ma un dato di fatto. La gratitudine è come il panda ormai è un sentimento sempre più in estinzione. Ma ha una peculiarità, e’ trasformativo. E non solo. Mettendolo in atto si guarda la vita e il mondo attraverso un altro tipo di lente.

Appunto trasformativo facendoci sentire connessi a noi stessi e agli altri. Ma perché è sempre più in estinzione? Forse per l'etimologia del verbo invidiare in/videre, guardarsi in maniera ostile. Oggi si definisce invidia sociale. E’ ingigantito questo sentimento che ha origine come peccato originale di cui vergognarsi e che veniva rivolto a persone vicine. Secondo gli studi di biologia molecolare, essere grati migliora la qualità dei pensieri, e di salute. Praticare la gratitudine favorisce la produzione di ossitocina, (ormone del benessere), in contrasto con il cortisolo, (legato allo stress). Pertanto l’invidia sociale ha trovato terreno fertile in questa società perchè si basa sulla competitività e su meccanismi divisivi.

Da cosa nasce questo sentimento? Noi lo viviamo? Ha origine dallo spostamento del locus of control (fulcro della personalìtà,) all’esterno,che si collega al raggiungimento di uno status sociale. E se il baricentro è legato alla validazione esterna, allora saremo maggiormente suscettibili al confronto, alla competizione e alla critica. Aggiungi che quando si guarda la vita da troppo vicino non bisogna accontentarsi perché è importante riportare il luogo di controllo in armonia con i desideri del nostro cervello ammaliano. Ma quale potrebbe essere un antidoto all’invidia sociale? Il beneamato esercizio della gratitudine, un sentimento collegato con la parte del cervello legata alla sfera emotiva che ci ripara da una profonda disistima e svalutazione. Anche perchè riempie la vita e migliora le relazioni. E’ bene volersi bene anche con la gratitudine...

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