Lamezia, protesta degli autotrasportatori calabresi sulla ss280: disagi - VIDEO

autotrasportatori7a1c9242_6f10a.jpg

Lamezia Terme – "Il settore autotrasporti è in ginocchio. Il primo settore della filiera agroalimentare si trova ad afffrontare gravi problematiche: aumento di gasolio, AdBlue, pneumatici, energia, strade impraticabili, patente a punti, prezzo autostrada, carenza di autisti” è quanto si legge nei manifesti che stanno accompagnando la protesta degli autotrasportatori calabresi. Questa mattina, alle porte di Lamezia, sulla strada statale 280 in entrambe le direzioni, arteria che collega Catanzaro con l'autostrada, è in atto la mobilitazione dei camionisti che ha coinvolto, anche ieri, i principali svincoli autostradali del Sud Italia. Gli autotrasportatori con i loro tir stanno così creando disagi in protesta contro gli aumenti vertiginosi dei carburanti anche alla luce del conflitto tra Russia e Ucraina. "Siamo stanchi, così rischiamo il fallimento" lamentano. 

VIDEO

forze-dell-ordine-autotrasportatoridc76e971_97d20.jpg

Questa mattina la mobilitazione sta interessando la SS280. Diversi i disagi. Nella zona si segnalano anche dei tamponamenti e un incidente tra auto per i quali si è reso necessario l'intervento di Polizia e 118. Considerato il blocco della circolazione lungo una delle arterie principali della provincia, sono stati individuati percorsi alternativi, tra i quali la SP Tiriolo- Marcellinara e la SS 19 (Tiriolo- Pratora - Sarrottino). 

Presidi sono attivi in diverse aree di servizio tra Catanzaro e Lamezia e, in particolare, nei pressi dello svincolo di Settingiano e alla rotatoria per l’aeroporto di Lamezia. Centinaia i mezzi pesanti presenti. Sul posto anche le forze dell'ordine.

tir-lamezia9d323766b_f4a2c.jpg

Non solo l’aumento dei carburanti ma, rendono noto gli autotrasportatori in protesta, pesano anche i rincari sulle gomme, sull’energia, sulle autostrade, e di manutenzione dei mezzi. Dall’Associazione imprese trasportatori calabresi (Aitic), presente alla mobilitazione, chiedono un “abbassamento della tariffa delle accise sul gasolio, dei costi minimi di sicurezza e più controlli sulla categoria al fine di far rispettare le regole”. 

“Lo Stato - evidenzia un altro camionista - su un pieno che facciamo per un camion paghiamo quasi 700 euro di tasse. Non è giusto che sia così. Bisogna abbassare le tasse senza girare i costi sulla massaia”. Altro problema sul quale chiedono maggiore attenzione è riferito alle ore di guida e portano l’esempio della lunga distanza tra la Calabria e la Lombardia. “La nostra categoria è disunita” afferma un manifestante ma, nonostante questo, per tutti gli autotrasportatori è arrivato il momento di protestare: “Non possiamo più andare avanti così. Meglio fermarci che andare avanti in questa situazione”.  

camion-protesta1ec62c5cc_32620.jpg

sciopero-7973e1bfcd47_5372a.jpg

autotrasportatori-22be-f2fbc480b829_c232c.jpg

sciopero-autotrasportatori549b8_c3215.jpg

tir-lameizaa06aa8a552eb_9194b.jpg

trasporti8330c6245a43_e75c2.jpg

© RIPRODUZIONE RISERVATA