Catanzaro - Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia guidata dal Procuratore Capo Nicola Gratteri, è stata eseguita dalla Squadra Mobile di Catanzaro e dalla Squadra Mobile di Crotone a carico del 52enne Alberto Pignanelli, di Cutro.L’uomo è ritenuto responsabile di numerosi episodi di estorsione e tentata estorsione aggravati dalla metodologia mafiosa per avere preteso e talvolta ottenuto somme di denaro da alcuni esercenti commerciali di Catanzaro, Crotone e di centri limitrofi ai due capoluoghi.
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Le attività investigative condotte dalla Polizia, unitamente a quelle condotte dai Carabinieri intervenuti su alcuni dei fatti addebitati a Pignanelli, hanno permesso di accertare che l’uomo, nel periodo da febbraio a maggio 2015, con modalità analoghe e ripetitive, si sarebbe rivolto a cinque attività commerciali diverse richiedendo somme di denaro come contributi economici per i detenuti originari di Cutro, ragione per la quale all’uomo viene contestata l’aggravante della metodologia mafiosa nel reato di estorsione.In particolare, Pignanelli, avrebbe preso di mira un fioraio di Sersale, un negozio di articoli musicali di Catanzaro Lido, una farmacia in una centralissima via di Crotone, un negozio di abbigliamento della stessa città ed un supermercato di Sellia Marina il cui titolare, a fronte di una esplicita richiesta di sovvenzione per far fronte alle spese conseguenti alla detenzione di alcuni soggetti, gli avrebbe dato 250 euro.
L’insieme dei dati investigativi raccolti mediante l’acquisizione dei filmati di videosorveglianza dei diversi esercizi commerciali interessati, un’attività di riscontro delle circostanze riferite dalle vittime in merito le illecite richieste ed il riconoscimento, da parte di alcuni commercianti, delle foto dell’estorsore, hanno portato a definire circostanziate informative di reato a carico di Pignanelli, cui faceva seguito la richiesta di applicazione della misura cautelare da parte della locale Procura Antimafia, rappresentata dal Sost. Proc. Vincenzo Capomolla e dall’Aggiunto Vincenzo Luberto, accolta dal Gip Distrettuale.
Dopo le formalità di rito, il fermato è stato associato presso la Casa Circondariale di Crotone, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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