Calabria: Operazione Rewind, sgominata banda spacciatori nel reggino

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Reggio Calabria - Diciotto persone, accusate di far parte di una rete di spacciatori che si approvvigionava anche nel nord Italia per poi vendere cocaina e hascisc in Calabria tra Taurianova e Cittanova, sono state arrestate dai carabinieri. L'inchiesta, denominata Rewind, è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi. Alcuni degli indagati sono imparentati con esponenti delle cosche di 'ndrangheta della zona. Grazie ad intercettazioni e pedinamenti, i carabinieri sono risaliti ai canali di approvvigionamento dello stupefacente e alla rete di spacciatori che smerciavano la droga sia per strada sia in abitazione. Gli arresti di oggi rappresentano il seguito di un'operazione condotta tra il 2010 e il 2011 che portò all'arresto di 33 persone.

Avvio indagini dopo danneggiamento 

Sono partite dopo un danneggiamento subito nell'ottobre 2010 da due donne le indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria sfociate stamani nell'operazione Rewind con l'arresto di 18 persone, quattro delle quali poste ai domiciliari. Indagando sulla causa del danneggiamento, gli investigatori, hanno scoperto che le donne facevano uso di stupefacenti. Da qui, i carabinieri hanno poi accertato l'esistenza di diversi canali di vendita di cocaina e canapa indiana, ciascuno autonomo dall'altro, ma spesso intrecciati tra loro in considerazione dei rapporti tra i vari spacciatori e comunque accomunati dall'area territoriale di Taurianova e Cittanova quali centri di operatività. Alcuni indagati erano anche in contatto con cittadini extracomunitari residenti in provincia di Bologna per la cessione di sostanze stupefacenti. 

Gli arrestati 

In carcere, in esecuzione di provvedimenti emessi dal gip del tribunale di Palmi Paolo Ramondino su richiesta della Procura diretta da Giuseppe Creazzo, sono finiti Yassine Ben Hassen 36 anni, tunisino, residente a Sant'Agata Bolognese; Raffaele Bongiovanni 34 anni, di Taurianova; Bruno Vincenzo Bono 40 anni, di Polistena; Fabio Bono 35 anni, di Polistena; Mohamed El Harkati 33 anni, marocchino, residente a Sanremo e domiciliato di fatto a Taurianova; Francesco Giovinazzo 28 anni, di Taurianova; Rocco Larosa 37 anni, di Taurianova; Rocco Larosa 34 anni, di Taurianova; Rocco Migliorino 26 anni, di Taurianova; Alfredo Misiti 27 anni, di Cinquefrondi; Agostino Pratticò 32 anni, di Taurianova; Marco Recupero 28 anni, di Taurianova; Giuseppe Scicchitano 32 anni, di Rosarno; Rocco Tropeano 28 anni, di Taurianova. 

Agli arresti domiciliari, invece, sono finiti Nadia Carbone 33 anni, di Taurianova; Grazia Minutoli 47 anni, di Rosarno; Carmela Sanfedele 41 anni, di Oppido Mamertina; Bozhidara Zheleva 32 anni, bulgara, residente a San Ferdinando. Infine sono stati denunciati in stato di libertà Antonio Doddo 21 anni, di Taurianova; Domenico Gentile 21 anni, di Cinquefrondi; Cristian Longo 21 anni, di Taurianova; Daniele Manule 35 anni, di Taurianova; Yousaf Mohammad 37 anni, pachistano, residente a Crevalcore (Bologna); Giancarlo Recupero 31 anni, di Taurianova. Quest'ultimo, hanno riferito gli investigatori, non è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare solo perché già arrestato nel maggio del 2011 per reati in materia di stupefacenti, con l'utilizzo delle intercettazioni, telefoniche ed ambientali eseguite nell'indagine odierna. L'operazione è stata portata a termine dai carabinieri della Compagnia di Taurianova coadiuvati da quelli del Comando provinciale di Reggio Calabria, del Gruppo operativo Calabria, dell'ottavo Nucleo elicotteri di Vibo Valentia e delle Compagnie di San Giovanni in Persiceto (Bologna) e Sanremo (Imperia).

 

 

 

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