Operazione Perseo, Giuseppe Giampà descrive come simulavano gli incidenti

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Lamezia Terme - Il  sistema delle truffe assicurative emerso con l’operazione Perseo è stato ampiamente spiegato dal boss Giuseppe Giampà indicando, nel corso dell’interrogatorio del 16 gennaio scorso, i soggetti dai quali comprava le auto che adoperava per compiere i sinistri simulati, pur precisando come gli stessi non fossero a conoscenza dell'uso che se ne sarebbe fatto. Ha precisato altresì che i fratelli Trovato, in precedenza nominati, si identificano in Franco e Gino Trovato:

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A D.R.: per come mi chiedete le varie autovetture che utilizzavo per compiere i sinistri simulati venivano da me acquistate un po' dappertutto e un paio di queste le ho acquistate presso la concessionaria di F. A. ; in merito alle concessionarie da me utilizzate vi posso dire che le stesse non erano al corrente di ciò che poi io facevo con le autovetture acquistate che in ogni caso venivano cedute previo regolare passaggio di proprietà; omissis ... in alcuni casi altre autovetture le acquistavo anche a Napoli, ciò anche grazie al fatto che Gino e Franco TROVATO mi avevano dato in uso la loro password per poter accedere alla banca dati di un grosso parco macchine della città partenopea, là dove potevamo acquistare le auto a prezzo agevolato in quanto all'ingrosso e allo stesso prezzo dei TROVATO; anche Saverio CAPPELLO aveva questa password.

Successivo Giampà “ha fornito ulteriori dettagli "tecnici" in relazione alle modalità attraverso le quali il sinistro veniva simulato, ribadendo che comunque tutte le volte in cui il danno veniva periziato da ROTUNDO sapevano che non ci sarebbero stati problemi”:

... le modalità nel 99% dei casi erano sempre le stesse: la macchina che doveva essere liquidata con il maggior danno presentava sempre un danno lieve sulla fiancata corrispondente all'altezza delle portiere 'fiancata" ed a sua volta compatibile con il danno lieve riportato dall'altro veicolo coinvolto per lo più in corrispondenza del paraurti e del fanalino anteriore; effettivamente noi procedevamo a porre in essere l'urto nel senso sopraindicato tra le due autovetture anche per avere il riscontro del colore della vernice; il danno procurato all'altra macchina coinvolta in genere era di pochissimo conto; invece la gran parte del risarcimento nel 99% dei casi veniva liquidata per la prima autovettura (autovettura a noi interessata) in connessione con il maggior danno procurato alla stessa nella sua parte anteriore, danno che nella simulazione del sinistro veniva fatto conseguire all'uno che l'autovettura stessa aveva posto in essere dopo essere uscita fuori strada in conseguenza del primo lieve uno della fiancata come detto sopra; nel 99% dei casi dinamiche di sinistro di questo tipo corrispondono a sinistri simulati e a truffe assicurative; aggiungo altresì che nella stragrande maggioranza dei casi noi avevamo bisogno della controperizia del perito per avere poi la certezza della liquidazione basata anche sulle fotografie allegate alla pratica, anche se, nel caso in cui si trattava dell'assicurazione Zurigo, sapevamo che il perito era ROTUNDO e, quindi eravamo certi che non vi sarebbero stati problemi. 

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A.D.R.: per come mi chiedete, per accelerare i tempi dei risarcimenti relativi alle macchine che procedevamo ad acquistare presso le varie concessionarie e che poi venivano coinvolte nel sinistro simulato, per evitare le lungaggini burocratiche relative al passaggio di proprietà vero e proprio ci facevamo rilasciare dalle concessionarie medesime il cosiddetto “permessino" in cui si attestava l'acquisto dell'autovettura al nuovo proprietario in attesa dell'effettivo passaggio di proprietà; per come mi chiedete nella maggior parte dei casi procedevamo poi effettivamente all'acquisto dell'autovettura.

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A D. R: per come mi chiedete, con Alessandro VILLELLA abbiamo acquistato insieme qualche autovettura che poi venivano utilizzate per effettuare delle truffe, lui aveva il compito di affiancare le persone che dovevano smontare i pezzi buoni per poi montare i pezzi danneggiati e subito dopo la perizia di curare che i pezzi buoni venissero nuovamente montati sull'autovettura. (.. )

A.D.R.: per come mi chiedete, nel caso in cui una stessa autovettura appartenente alla cosca veniva utilizzata per effettuare più sinistri in un arco di tempo anche breve, a quanto mi risulta personalmente il perito ROTUNDO non mi chiedeva le fatture delle precedenti riparazioni relative al sinistro pregresso in quanto si accontentava del semplice preventivo, il tutto perché come già detto il perito ROTUNDO era compiacente.

 

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