Roma - Papa Francesco ha nominato mons. Santo Marcianò nuovo arcivescovo ordinario militare per l'Italia, trasferendolo dalla sede arcivescovile di Rossano-Cariati. Mons. Marcianò, 53 anni, nato a Reggio Calabria, prendo il posto di mons. Vincenzo Pelvi, che ha lasciato l'incarico l'11 agosto scorso per raggiunti limiti di età.
REAZIONI
Scopelliti si congratula con Mons. Marcianò per l’incarico di Ordinario Militare per l’Italia
"Desidero congratularmi, anche a nome di tutti i calabresi, con Monsignor Santo Marcianò per la prestigiosa nomina di Ordinario Militare per l’Italia che gli è stata conferita da Papa Francesco. È con grande orgoglio che la Calabria accoglie questa notizia rivolgendo al Presule i più sinceri auguri. La grande dedizione al servizio della Chiesa e della collettività che ha sempre contraddistinto la missione pastorale di Mons. Marcianò sarà il terreno su cui si svilupperà la sua nuova opera come giuda spirituale per i fedeli cattolici presenti nelle Forze Armate. Un incarico che richiede grandi virtù morali e di fede al quale Mons. Marcianò saprà assolvere nel solco dei valori della pace e della solidarietà tra i popoli”.
Talarico esprime sinceri auguri a Monsignor Marcianò
“È con grande gioia e orgoglio che la Calabria accoglie la notizia che il Papa ha voluto affidarle il prestigioso incarico di Ordinario Militare per l'Italia - scrive il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico - con i fervidi auspici, per la sua nuova missione, a nome del Consiglio Regionale desidero esprimerle i più sinceri auguri, anche per la sua contestuale nomina a Generale di Corpo d’Armata, con il convincimento che le Forze Armate del nostro Paese potranno fare affidamento nella sua illuminata figura di pastore e che i nostri soldati, impegnati all'estero in tante missioni, per ristabilire la pace e la democrazia, troveranno un sicuro punto di riferimento nella sua guida spirituale”.
Nucera nomina mons. Marcianò giusto riconoscimento
"La nomina di mons. Santo Marcianò arcivescovo della Diocesi di Rossano-Cariati ad Ordinario Militare in Italia è il giusto riconoscimento del lavoro e della pastorale svolti fin dal giorno della nomina, ma soprattutto onora la Chiesa calabrese, che suo malgrado, dovrà rinunciare al magistero di un presule che ha svolto in questi anni un servizio utile e prezioso sul territorio". E' quanto afferma il segretario questore del Consiglio regionale della Calabria Giovanni Nucera che si congratula con il presule ''per questo suo nuovo incarico, espressamente voluto da Papa Francesco''. "Mons. Santo Marcianò - sostiene Nucera - è stato chiamato ad una missione delicata ed autorevole. La stessa storia dell'Ordinariato Militare in Italia istituito con lo scopo di provvedere stabilmente all'assistenza spirituale dei militari, dà l'idea del compito che l'attende. Quello, come ha ricordato tempo fa, il Papa emerito Benedetto XVI di mettere al primo posto la persona, privilegiando la formazione cristiana del militare, accompagnando lui e i suoi familiari nel percorso della iniziazione cristiana, del cammino vocazionale, della maturazione nella fede e nella testimonianza; e contemporaneamente favorire le forme di fraternità e di comunità, come pure di preghiera liturgica e non, che siano appropriate all'ambiente e alle condizioni di vita dei militari''. ''Nel rinnovare le mie congratulazioni a mons. Marcianò per questo suo nuovo importante incarico e nell'augurargli un proficuo e entusiasmante lavori denso di soddisfazioni - prosegue il segretario questore del Consiglio regionale - sono certo che saprà condurre con saggezza e autorità il compito affidatogli da Papa Francesco, per l'affermazione della pace, della democrazia e la concordia dei popoli, valori fondamentali della comunità umana e della nazione italiana, le cui forze armate sono oggi impegnate in numerose missioni di pace, per l'affermazione di quei diritti fondamentali sui quali si basa la comunità umana, e per riaffermare i sentimenti di solidarietà, comprensione e rispetto reciproco che devono alimentare le relazioni tra i popoli della terra''.
Parisi: "Premiate virtù pastorali"
''La prestigiosa nomina di mons. Santo Marcianò premia le virtù pastorali di un grande servitore del Vangelo di Gesù Cristo, ma anche la sua preziosa opera di grande comunicatore di amore e di speranza". Lo afferma, in una nota, il vicesegretario nazionale della Fnsi, Carlo Parisi, segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria. Parisi si dice "convinto che con mons. Santo Marcianò le forze armate avranno un vero pastore che, grazie alle sue straordinarie virtù, animate dai più grandi valori di fede e speranza, saprà sempre indicare la via della pace. Papa Francesco, sceso più volte e manifestamente in campo contro la guerra, il commercio e la proliferazione delle armi, non avrebbe potuto fare scelta migliore".
L'onorevole Caputo si congratula per l'incarico ricevuto da arcivescovo Marcianò
Il presidente della I commissione Affari Generali e Istituzionali della Regione Calabria Giuseppe Caputo esprime le più sincere congratulazioni all’arcivescovo mons. Santo Marcianò per il prestigioso incarico di Ordinario militare in Italia, conferitogli dal Pontefice. "Monsignor Marcianò è stato ufficialmente designato ieri anche Generale di Corpo d’Armata e avrà il compito di fornire assistenza spirituale ai cattolici presenti nelle Forze Armate del nostro Paese. Una scelta, quella effettuata da Papa Francesco, che sottolinea, ancora una volta, le grandi doti umane e spirituali di un presule che, in questi anni alla guida dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati, è stato un punto di riferimento solido e illuminante per l’intera comunità. «Mi congratulo con il nostro Arcivescovo – dichiara Giuseppe Caputo – e gli formulo i miei più fervidi auguri per il nuovo percorso che si appresta ad intraprendere, con la sicurezza che anche in questo ruolo saprà essere testimone di quella Fede e di quella Speranza che in questi anni, unitamente ai valori della Pace e della Fratellanza, ha saputo infondere in tutta la nostra comunità diocesana. Sono certo che, come lo è stato per noi sin dal suo insediamento alla guida dell’Arcidiocesi, rappresenterà un punto di riferimento solido per tutti i nostri militari". "Contestualmente alle felicitazioni per il Suo nuovo percorso – aggiunge il presidente della I Commissione Regionale Affari Generali e Istituzionali – non posso nascondere che il trasferimento di monsignor Santo Marcianò lascerà un grande vuoto all’interno dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati che, in questi anni, ha potuto vantare una guida autorevole e illuminata. Ho avuto modo, sin dal suo insediamento, di apprezzare le doti del nostro Arcivescovo e gli esprimo un sentito e doveroso ringraziamento per la preziosa e fattiva opera svolta in tutti questi anni in favore degli immigrati, dei poveri e dell’intera comunità. Personalità sensibile e generosa – conclude il presidente Caputo - monsignor Marcianò ha autorevolmente rappresentato la voce della Chiesa in un territorio segnato da tante problematiche, non facendo mai venir meno il proprio impegno, a volte anche con coraggiose prese di posizione, in favore della crescita spirituale e morale di una comunità che tanto ha imparato da lui e che, da oggi in avanti, dovrà fare tesoro dei suoi insegnamenti".
Galati (FCnM): “Per Mons. Marcianò incarico che riconosce virtù etiche e morali”
“Ancora una volta la Calabria cerca di mettere al servizio degli altri le sue migliori energie nel solco dell’umiltà, altruismo e forte spiritualità. Formulo i migliori auguri a Monsignor Santo Marcianò - afferma il Presidente della Fondazione dei Calabresi nel Mondo Giuseppe Galati - nominato da Papa Francesco Arcivescovo Ordinario militare per l’Italia. Si tratta di un importante e delicato incarico che necessita di una guida spirituale attenta, con in dote grandi virtù etiche e morali. Per tali motivi non posso che congratularmi con Monsignor Marcianò il quale ha visto riconosciute dal Pontefice le qualità necessarie per assolvere al gravoso incarico. Monsignor Marcianò - continua Galati - lascia la sede arcivescovile di Rossano/Cariati, dove si è fatto apprezzare per la sua opera di evangelizzazione sul territorio che ora metterà al servizio delle forze armate nella sua nuova importante missione”.
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