Cultura a porte aperte, villa Caristo a Stignano ospita “Le sette figlie di Eva”: installazione dell’artista lametina Rosella Cerra

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Stignano (Reggio Calabria) – Nella Villa Caristo a Stignano, domenica 23 ottobre, si è tenuta l’installazione “Le sette figlie di Eva” dell’artista lametina Rosella Cerra. Il mito della Gran Madre, incarnato nella bianca e plastica Eva Mitocondriale ha incontrato il mito del battesimo di Clorinda per mano di Tancredi, raffigurato nel gruppo marmoreo della Gerusalemme Liberata posto ai piedi della scalinata a tenaglia della dimora storica. Composta da otto elementi - Eva Mitocondriale, Ursula, Xenia, Helene, Tara, Velda, Katrine e Jasmine - l’installazione della Cerra  è stata integrata negli ambienti della villa: dalla sala Ottagonale per poi passare dalla particolarissima sala Placanica per concludersi alla grande sala Bianca. Una narrazione, curata da Antonella Bongarzone, che ha descritto le incisioni, i rilievi e le sculture che ogni figlia porta sul seno e sul ventre richiamando ad altri miti e ad altri segni del tempo.

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Il percorso artistico realizzato dalla Cerra, spiegano in una nota: “trae ispirazione dallo studio del genista Bryan Sykes il quale partendo dall’analisi del DNA mitocondriale ha individuato sette ceppi che riconducono tutti ad una sola origine: quella di Eva Mitocondriale; essa, partendo dal cuore dell’Africa circa 150 mila anni fa, ha dato origine all’homo sapiens e a tutta l’umanità. Un cordone ombelicale lungo millenni che ha attraversato i mari e i continenti per dare vita alla terra. Così come i colori usati dalla Cerra: dal bianco puro alle infinite sfumature dei colori della terra, quindi il fango, la terra bruciata e la terra di Siena”. 

L’evento, patrocinato dall’Anai sez. Calabria e Basilicata e dalle Gallerie Fiorentino e dalla mecenate Cinzia Lamberti, è stato reso possibile grazie alla sensibilità per le poetiche artistiche di Pierpaolo e Ilenia Caristo che hanno aperto le porte all’arte iniziando un percorso culturale che vedrà nel prossimo futuro un ricco cartellone di eventi. Ancora una volta Cerra e Bongarzone continuano a sorprendere e a condividere un viaggio nei “segni dei tempi” richiamando, inevitabilmente, all’evento già inaugurato l’8 ottobre passato nelle sale dell’Archivio di Stato di Vibo Valentia, dove insieme ad altri 16 artisti e a Gemma Anais Principe, curatrice insieme alla Bongarzone, hanno aperto al pubblico una mostra che sarà possibile visitare sino all’8 dicembre 2022.

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