Operazione “Tundra Baltica”, annullato il sequestro preventivo per due indagati lametini

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Catanzaro - Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, ha annullato il sequestro preventivo emesso dal Gip per due indagati, accogliendo totalmente il ricorso interposto dall’avvocato Antonio Larussa nell’interesse di due lametini che erano stati coinvolti nell’operazione denominata “Tundra Baltica” dello scorso ottobre. 

Nel caso di specie agli indagati era contestato il delitto di partecipazione ad associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di cui agli artt. 2, 5, 8 e 10 ter D.lgs 74/00, commesso mediante la costituzione di società cartiere dedite a importazione pellet che venivano utilizzate per distribuire fittiziamente a specifici rivenditori nazionali pellet proveniente principalmente da una società estone, così realizzando, con operazioni soggettivamente ed oggettivamente inesistenti finalizzate all’evasione dell’Iva e all’acquisto di merce ad un prezzo di mercato ribassato, ottenendo complessivamente (in relazione ai diversi indagati) un profitto con eguale danno all’Erario di euro 3.549.977,95. 

Veniva disposto un sequestro finalizzato alla confisca diretta sui conti correnti e sui beni delle società coinvolte ovvero per equivalente sui beni personali degli indagati fino alla concorrenza della somma di € 1.253.291,588 quale profitto del reato di partecipazione ad associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di cui agli artt. 2, 5, 8 e 10 ter D.lgs 74/00. Sequestro che riguardava anche A. A. e F. D.. Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, ritenendo fondate le deduzioni difensive, ha annullato il provvedimento di sequestro e, pertanto, i beni sono stati restituiti agli indagati. 

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