Lamezia Terme - Un viaggio alla scoperta dei borghi dimenticati della Calabria, quello vissuto dai ragazzi del Liceo Classico-Artistico “Fiorentino”, in uno degli appuntamenti della rassegna di lettura “Libriamoci”, giunta alla sua decima edizione, che ha visto la presentazione del libro “Anacleto e il paese del asini volanti” dell’ingegnere Giovanni Renda, con le illustrazioni di Luca Passafaro. Ingegnere da 40 anni e socio della Fondazione Italiana di Bioarchitettura, Giovanni Renda è il presidente dell’Associazione “Borghi da Rivivere”, impegnata nella valorizzazione identitaria dei borghi della regione. L’associazione si batte contro l’abbandono e lo spopolamento di luoghi meravigliosi che lo stesso autore definisce “tesori nascosti”, in gran parte sconosciuti ai più e spesso ignorati nella loro storia, architettura, tradizioni, peculiarità perfino dagli stessi abitanti. Luoghi che invece potrebbero essere ambite mete turistiche, non solo estive, per visitatori alla ricerca di emozioni nuove che li facciano sentire integrati, anche pochi giorni, in suggestive realtà di nicchia.
L’idea di Giovanni Renda prende corpo in Abruzzo, durante un viaggio di lavoro con la Fondazione di Bioarchitettura in seguito al terremoto. In un borgo distrutto in provincia dell’Aquila, l’ingegnere rimane colpito dall’attaccamento di una degli abitanti verso l’insegna della storica panetteria di famiglia ritrovata fra le macerie, più importante ai suoi occhi dell’intero fabbricato in pezzi perché simbolo di identità. Da qui il proposito di ritrovare in Calabria, attraverso l’impegno con l’associazione, lo stesso senso d’attaccamento.
“Ma a volte gli amministratori dei nostri borghi, presi da mille faccende, non percepiscono la necessità vitale di valorizzare i markers identitari dei luoghi - spiega l’autore - ho deciso quindi, in un giorno di particolare debacle, di cambiare strategia comunicativa, e di adottare il linguaggio metaforico della fiaba, che anche i bambini sono in grado di capire”. Nasce così la storia del vecchio Anacleto – così chiamato in omaggio allo splendido borgo cosentino di Cleto – che quando una catastrofe naturale si abbatte sul suo paese, il ridente borgo di Bencistai, a suo tempo fervido di attività, decide a fin di bene di inventare la storia degli asini volanti per attirare nuova vita nel luogo. E crede così tanto nel suo sogno che la magia diventa contagiosa, e alla fine tutti i convenuti riescono davvero a vedere per aria gli asini volare.
Un invito non solo a credere nei sogni e nella bellezza ma a trasmetterli e a renderli visibili, perché potrebbero diventare per tutti delle splendide fruibili realtà. Un invito veicolato anche attraverso le immagini, appositamente create per la fiaba dal giovanissimo illustratore Luca Passafaro. Classe 1995, catanzarese d’origine e fiorentino d’adozione, Passafaro è stato nel team d’animazione della fortunata serie di ZeroCalcare “Strappare lungo i bordi”, e ha raccontato ai ragazzi il suo percorso di studi, dal Liceo Scientifico alla Scuola Internazionale di Comix, fino al Centro di Cinematografia Sperimentale di Torino. Un percorso che oggi gli permette di lavorare nel mondo del web e delle serie Tv, grazie alla tenacia e all’impegno sempre necessari a “trasformare una grande passione in un lavoro”.
L’incontro, coordinato dalle docenti Maria Chieffallo e Lucia Bonacci, ha visto la partecipazione attiva dei ragazzi, che hanno interagito con l’autore e in diretta web con l’illustratore, ponendo domande e mostrando opere grafiche realizzate dopo la lettura del testo, e in conclusione attraverso il reading di un brano della fiaba. Tra le coordinatrici del progetto anche la docente Maria Cesareo. La rassegna “Libriamoci”, incentrata sulla libertà che solo i libri e la cultura regalano, è stata strutturata quest’anno su una tematica che comprende tre filoni: “Liberi di conoscere, di creare, di sognare”, e rappresenta ormai una delle tradizioni storicizzate più apprezzate nell’offerta didattica del Liceo “Fiorentino”.
Giulia De Sensi
I disegni dei ragazzi dell'indirizzo artistico classi 2AA e 3AA del liceo ispirati al libro
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