Regione acquisisce le Terme Luigiane, Occhiuto: “Anche gestioni pubbliche possono essere efficienti”

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Catanzaro – Passo in avanti decisivo nella direzione dell'acquisizione delle Terme Luigiane da parte della Regione Calabria per la creazione del polo termale regionale. Dopo il protocollo d'intesa siglato lo scorso 17 febbraio dalla Regione con i Comuni di Acquappesa, Guardia Piemontese e con Terme Sibarite Spa, finalizzato a promuovere un piano di rilancio delle Terme, la società interamente partecipata dalla stessa Regione Calabria (Fincalabra possiede una partecipazione del 70%) ha deciso di esercitare il diritto di opzione per l'acquisizione del ramo di azienda detenuto per decenni dalla società Sateca. Dopo il fitto d’azienda che ha permesso una ristrutturazione e la riapertura delle terme nella scorsa stagione estiva, si procederà dunque all'acquisizione della parte privata del compendio. Ma non solo.

L’accordo prevede che i Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese concedano a Terme Sibarite Spa, per 12 anni, l’utilizzo delle acque termali e dei beni del compendio termale, dietro corresponsione di un canone annuo. Gli stessi Comuni si impegnano a concedere gli impianti, l’area sorgiva, lo stabilimento termale San Francesco, la palazzina ex Caronte e il locale denominato Falegnameria alla partecipata regionale, la quale provvederà alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni e delle aree verdi. L’ente Regione si impegna a progettare una serie di interventi infrastrutturali per la riqualificazione delle strutture termali. L'intesa acquisirà efficacia dopo la sua approvazione da parte degli organi di governo dei Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese.

Per il governatore Roberto Occhiuto, che ha indetto una comnferenza stampa in Cittadella alla quale hanno partecipato l’amministratore unico di Terme Sibarite, Gianpaolo Iacobini, il sindaco di Acquappesa, Francesco Tripicchio, e il sindaco di Guardia Piemontese, Vincenzo Rocchetti, si è trattato di “un lavoro complesso, difficile, che l'anno scorso ci ha portato a sottoscrivere un accordo con la società che gestiva le terme che si configurava come un fitto d'azienda ma che offriva la possibilità di esercitare poi il diritto di opzione per la gestione diretta senza l'intermediazione della società che da 80anni gestiva il servizio”.

“L'anno scorso durante la stagione estiva che purtroppo è cominciata in ritardo alle Terme Luigiane perché è iniziata il 28 di luglio, - ha proseguito Occhiuto - si è prodotto comunque un risultato di gestione positivo, quest'anno che la stagione comincerà a fine maggio come deve essere ogni anno ci aspettiamo un risultato di gestione ancora migliore. Per il presidente “è la dimostrazione del fatto che anche le gestioni pubbliche possono essere efficienti e possono servire a trasformare degli episodi che sarebbero diventati di archeologia industriale in imprese produttive al servizio dello sviluppo turistico della regione”.

B.M.

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