Lamezia, lettera aperta Nuovo Cdu su servizi Asp: "Gravi disagi e file per prestazioni sanitarie in città e hinterland"

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Lamezia Terme - Attraverso una lettera aperta il coordinatore cittadino del Nuovo Cdu  Giancarlo Muraca e il presidente cittadino del Nuovo Cdu Giuseppe Muraca si rivolgono al commissario della sanità calabrese e ai dirigenti dell’Asp di Catanzaro su disagi e deficit che rigurdano la sanità a Lamezia e nell'hinterland.

"Sono anni (una data per tutti maggio 2021) - esordiscono - che in tanti modi, con tante lettere e solleciti, manifestiamo il nostro disappunto e diamo voce ad una serie di pazienti che, ogni giorno, sono costretti a lottare con disservizi e problemi legati ai servizi erogati presso i presidi dell’ASP. Nel tempo abbiamo posto l’attenzione sul trasferimento della Guardia Medica di Sambiase all’interno dell’ospedale e ormai quasi inutilizzata dai tanti abitanti di una porzione di Lamezia che ne usufruivano spesso in passato. Abbiamo più volte richiesto la sostituzione dei medici curanti andati in pensione (attualmente continuano ad essere sottorganico) che hanno lasciato senza assistenza di base i tanti cittadini che sono rimasti senza “medico di fiducia” o si vedono costretti a lunghi trasferimenti per una visita o un certificato".

"Abbiamo dimostrato il nostro disappunto - aggiungono - quando non sono stati utilizzati i tanti locali nelle disponibilità dell’ASP all’interno del comune o comunque nelle vicinanze obbligando i cittadini a lunghi spostamenti. Purtroppo anche le visite specialistiche spesso vengono erogate in altre città distanti e dopo lunghe attese. Ora richiamiamo l’attenzione sulle file dovute alla lunga burocrazia (ma ne avevamo già parlato in passato) che devono affrontare le persone che usufruiscono dalla sanità pubblica per varie prestazioni presso l’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia, ma anche nei vari ospedali del circondario. Bisogna fare una fila di ore al CUP per prenotare la prestazione e, se non coincide con il pagamento, un’altra lunga fila successiva per pagare il ticket. Naturalmente un’altra fila per usufruire della prestazione, comprese le analisi del sangue e, dopo qualche giorno, un’ulteriore fila per ritirare i risultato".

"Non veniteci a dire - aggiungono - che siamo arretrati ed indietro con i tempi perché esiste un servizio online per fare tutto ciò e superare queste file, perché chi lo sostiene di certo non utilizza il servizio sanitario pubblico da molto tempo, nemmeno solo per un semplice ritiro online dei risultati delle analisi. Ci siamo recati all’ufficio preposto per i reclami e loro stessi ci sollecitano a scrivere reclami così da inoltrarli a chi di dovere, ma ci dicono che non hanno mai ricevuto spiegazioni tanto meno si è mosso qualcosa. Siamo consapevoli delle numerose difficoltà della sanità calabrese, ma ci chiediamo perché non vengano affrontate queste problematiche che ogni giorno centinaia di cittadini devono affrontare? Perché nel 2023 (ma succede ormai da più di 2 anni) non funziona il servizio online come dovrebbe? Eppure è un servizio “previsto e pagato”. Probabilmente tanti Dirigenti e Commissari della sanità non hanno mai utilizzato tali servizi pubblici e non si sono resi conto di queste difficoltà che continuamente centinaia di cittadini di tutta la Calabria devono affrontare, ma almeno agli uffici stampa chiediamo di leggere queste nostre rimostranze che sono uguali alle tante proteste che manifestano i cittadini negli uffici reclami istituiti presso gli ospedali. Le nostre richieste - concludono - non sono richieste personali o a scopo elettorale, ma vogliamo fungere da amplificatore a tutte le difficoltà che ogni giorno i “poveri pazienti” devono affrontare Noi sappiamo che ASP significa Azienda Sanitaria Provinciale e non vorremmo credere alle scritte apparse sui canali social che sostengono che ASP significa Abbiate Solo Pazienza".

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