Boschi a Reggio Calabria: “Nuovo Senato, la voce dei territori”

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Reggio Calabria - "Entrare nel merito delle questioni, favorendo il confronto e spiegando i contenuti posti dai quesiti referendari. L'esito di questa battaglia non riguarda il Governo, ma tutto il Paese". Lo ha detto a Reggio Calabria Maria Elena Boschi durante uno dei tanti appuntamenti che dal 7 al 10 settembre hanno coinvolto oltre 50 personalità, fra ospiti, politici, giornalisti e musicisti, in occasione della Festa de L’Unità presentata in una conferenza stampa nella sede regionale del Pd a Lamezia Terme il 5 settembre. "Nessuno - ha aggiunto la Boschi - ha mai voluto personalizzare il confronto. Altri hanno avuto l'interesse di spostare le questioni concrete, e cioè i temi della riforma, sulla cosiddetta personalizzazione. Noi vogliamo affrontare invece, dicendo la verità, le bugie che vengono dette”.

“Nuovo Senato, la voce dei territori”

"Sull'abolizione del Senato il voto in Parlamento é stato chiaro. Non avremo più 315 ma solo 100 senatori, i quali non riceveranno emolumenti in quanto già consiglieri regionali o sindaci di città metropolitane”, prosegue il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi. "Non si tratta soltanto - ha aggiunto - di onorare l'impegno col Paese di ridurre i costi della politica. L'obiettivo della riforma é anche quello di portare, attraverso i sindaci ed i consiglieri regionali, la voce dei territori in Senato affinché il loro contributo sia espresso sin dall'inizio della formazione delle decisioni”.

“Mi auguro che tutto il Pd voti Sì”

"Mi auguro che tutto il Pd voti Sì al referendum costituzionale, come é avvenuto già in Parlamento sulle riforme”, ha detto ancora  Maria Elena Boschi. "É stato - ha aggiunto - un lavoro lungo ma alla fine condiviso. Ed abbiamo atteso affinchè maturassero tutte le condizioni per un forte voto unitario”.

“Governo deciderà data a breve”

"Non capisco tutta questa tensione sulla data del referendum costituzionale. Forse qualcuno dovrebbe riflettere sul fatto che il Governo, subito dopo la pausa d'agosto, ha dovuto affrontare altre ed immediate urgenze, come gli effetti del terremoto”, chiarisce la Boschi da Reggio Calabria “sia chiaro però - afferma - che il Governo deciderà a breve la data della consultazione. Fermo restando che ancora siamo nei termini, e cioè fino al 13 ottobre prossimo, entro cui decidere”.

"Noi abbiamo dato la nostra disponibilità a confrontarci sull'Italicum. Abbiamo detto che si può cambiare a patto che ci siano i numeri in Parlamento. Questa condizione, però, al momento, non appare praticabile per le diverse opzioni prospettate dalle forze politiche”, conclude Maria Elena Boschi. "La Corte costituzionale - evidenzia - deciderà autonomamente sull'Italicum. Voglio però sottolineare che questa legge elettorale non é certamente un pericolo per la democrazia perché, contrariamente al progetto di riforma elettorale approvato dal centrodestra, non cambia i poteri del Governo e del Presidente del Consiglio. Con l'Italicum, infatti, non eleggiamo direttamente il Presidente del Consiglio, bensì la maggioranza del Parlamento che resta in carica per cinque anni. Un lasso di tempo utile per cambiare le cose in un clima di maggiore stabilità".

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