Bova: grande innovazione in azienda calabrese BioAge

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Reggio Calabria - "Durante la mia recente visita alla sede operativa della BioAge, in occasione della quale ho partecipato attivamente ad alcune dimostrazioni scientifiche ho avuto modo di constatare personalmente il grande impegno profuso dagli ingegneri della BioAge e l'avanzato know how sviluppato finora dall'azienda". Lo afferma il consigliere regionale Arturo Bova (Democratici Progressisti) che domani parteciperà a Lamezia Terme al meeting del Progetto di Ricerca Europea Appolo, finanziato direttamente dalla Comunità Europea nell'ambito del VII Programma Quadro. L'iniziativa, che proseguirà il 17 aprile, è stata promossa dalla BioAge, società lametina operante nel settore dell'elettronica e della ricerca.

"Nel corso dell'incontro, ho avuto anche modo di apprezzare il valore delle attività messe in campo dai proprietari della BioAge, Antonino Costantino e Stefano Sinopoli, e la dedizione dei giovanissimi scienziati che vi lavorano. Alto è il coefficiente di innovatività delle opere dell'ingegno brevettate dall'azienda high tech, che oggi fanno della BioAge un'avanguardia scientifica, consentendo alla stessa di competere nel mercato globale e di espandere in esso la propria rete di acquirenti e registrare annualmente ampi margini di crescita. È una doppia soddisfazione sapere che il meeting europeo tra scienziati si svolga proprio in Calabria, a Lamezia, perché iniziative di questo tipo hanno il merito di riscattare il nome di una terra stupenda, dove già esistono realtà aziendali di successo che possono tracciare percorsi virtuosi e costituire un valido esempio per le giovani start-up. Basti considerare - conclude l'esponente politico regionale - che il Progetto di Ricerca Appolo si propone l'obiettivo di sviluppare nuove tecnologie e processi basati sull'impiego industriale della tecnologia sviluppata con l'impiego dei raggi Laser. Il progetto di ricerca Appolo è coordinato dal 'Cpst - Centro di Ricerca Scientifica e Tecnologica per la Fisica' di Vilnius, in Lituania. I partner italiani coinvolti sono solo due: il Centro ricerche Fiat e la società lametina BioAge".

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