Calabria: Pd, area Civati si organizza in vista congresso regionale

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Catanzaro - Si sono riuniti presso la sede della federazione regionale del Partito Democratico nel pomeriggio di lunedì 20 gennaio gli iscritti e i cittadini che si riconoscono nella Mozione CIVATI. Erano presenti Giuseppe De Vuono, responsabile regionale della mozione, Giovanni Caporale, rappresentante della mozione in seno alla commissione di garanzia regionale del Pd Calabria, Renzo Russo, rappresentante eletto nell’assemblea nazionale del partito, oltre a tanti tesserati provenienti da tutte e cinque le provincie calabresi. Non ha potuto, invece, prendere parte all’incontro Maria Carmela Lanzetta che, in quanto membro della Direzione nazionale del partito, si trovava a Roma per prendere parte alla stessa. Oggetto della discussione è stato l’imminente congresso regionale che “dovrebbe” finalmente ridare una forma, una struttura ed un progetto al Pd calabrese dopo 4 anni disastrosi di commissariamento forzato. Il “dovrebbe” è frutto di tante perplessità riguardanti i modi e i tempi che caratterizzeranno il congresso; è palese a tutti che 20 giorni non sono sufficienti per intavolare una discussione proficua e di ampio respiro, in particolar modo se gli ultimi 4 anni hanno segnato drammaticamente la vita politica e democratica del partito.

Il rischio sarà quello di rivivere la solita affannosa e dannosa conta tra i “soliti” gruppi dirigenti, che ormai da anni si “combattono” e si sostengono a fasi alterne. Altrettanto evidente è l’inutilità dello svolgimento delle convenzioni, sia per il fatto che sussistono ricorsi riguardanti il tesseramento in diversi circoli della Calabria, ancora non sono sopite le polemiche relative alle elezioni dei segretari provinciali di Cosenza e Catanzaro, sia perché la netta differenza di risultati tra la prima e la seconda fase del congresso nazionale ha messo in risalto un’improbabile differenza di vedute tra i tesserati e il corpo elettorale del partito. Appare quindi assurdo cercare di attuare alla lettera il regolamento nazionale al congresso regionale calabrese viste le anomalie e considerato il recente passato; servirà dilatare i tempi per permettere un reale confronto interno, ricercando la massima partecipazione ed il contributo di tutte le sensibilità presenti senza impedimenti burocratici di alcun genere.

L'area Civati ha deciso, comunque, sentiti i vertici nazionali, di partecipare alla competizione con un proprio candidato, cercando le più ampie convergenze in un dialogo fecondo e aperto ai contributi di tutti direttamente con i tesserati e con i circoli, continuando la propria battaglia anche a livello per affermare i principi della democrazia interna, del rinnovamento della classe dirigente del partito senza soggezione e con la consapevolezza che gli ostacoli sono tanti, ma le buone ragioni nel tempo vinceranno.

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