Congresso Pd, riunito a Lamezia il Comitato per Cuperlo Segretario

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Lamezia Terme - “Si è riunito nei giorni scorsi il Comitato per Cuperlo Segretario e dopo aver ricordato la figura e le doti di Giovanni Puccio, che abbiamo avuto modo d’apprezzare quando è stato Commissario del Partito nella nostra città e soprattutto tre anni fa, dove si è speso con molti di noi per rigenerare il Partito, si è passati ad un’analisi sulla situazione locale, dove non si può non registrare un immobilismo dell’amministrazione comunale e una assenza della politica, con un’amministrazione che ha consiglieri che sono in maggioranza ma che militano in partiti di opposizione, senza che si sappia quindi se effettivamente il Sindaco ha ancora una forte maggioranza o se è prossimo alla fine della sua esperienza, ma soprattutto sentiamo la mancanza di una forte e costruttiva opposizione anche fuori dal consiglio comunale” è quanto si legge in una nota del Comitato Gianni Cuperlo Segretario di Lamezia Terme

“La scelta di aderire alla mozione Cuperlo – spiegano - nasce dalla convinzione che questa sia l’unica proposta capace di avviare una vera e franca discussione sui limiti di questi anni, che ci hanno portato alla sconfitta del 25 settembre e le adesioni che si stanno registrando in questi giorni ci motivano ancora di più. A nostro avviso questo è il Congresso più importante della breve storia del Partito Democratico, dal quale dipende il futuro dello stesso”. “Se vogliamo veramente ricostruire questo Partito – aggiungono - che sia capace di essere una alternativa credibile a questa destra che sta dimostrando tutte le proprie caratteristiche, dobbiamo partire dalle idee, su alcune questioni cruciali, come ad esempio l’autonomia differenziata, devono esserci delle posizioni nette e chiare, dobbiamo mettere al centro del nostro dibattitto un nuovo modo di affrontare le crescenti diseguaglianze sociali”.

“La candidatura di Gianni Cuperlo – affermano - a detta di qualcuno è arrivata in ritardo, noi ci chiediamo, in ritardo rispetto a che cosa? In ritardo rispetto all’incapacità da parte dei gruppi dirigenti di fare autocritica sulle sconfitte di questi anni? In ritardo rispetto ad una fase congressuale che fino ad oggi è stata incentrata solo sulle regole e la scelta del leader, come se l’uomo solo al comando sia la soluzione alla nostra crisi, che è in realtà più profonda e marcata. La verità è che siamo visti come dei disturbatori, ma questo è il nostro modo di fare politica, noi siamo quelli che ci sono sempre stati anche quando i motivi per lasciare erano tanti”.

“Le recenti dichiarazioni – continuano ancora - fatte dal Capogruppo in Consiglio Regionale, che invita con motivazioni fuorvianti e prive di un vero senso politico se non quello di difendere il proprio potere, a aderire ad un'unica mozione per rendere più forte il Partito calabrese, è l’esempio di come poco si percepisce la gravità della situazione che stiamo vivendo. Il capogruppo, dovrebbe sapere che l’unità non può essere un accordo tra vertici ed eletti come è avvenuto nella nostra regione lo scorso anno. Ed è preoccupante, di fronte a queste gravi affermazioni, il silenzio del Segretario Regionale e dagli altri Consiglieri Regionali. A questi ultimi consigliamo di impegnarsi, e fare maggiore opposizione in Consiglio. Mentre al Segretario consigliamo di interrogarsi sullo scarso interesse e sulla scarsa partecipazione a questo congresso. Vorremmo poi sapere che fine ha fatto la proposta di Conferenza Programmatica Regionale del Partito calabrese, anche questa scomparsa dai radar”.

"Esempio della grave crisi che attraversa il Partito calabrese, crisi che si vuole affrontare con il solito accordo tra ‘’potentati”, è la Direzione Provinciale di Catanzaro: convocata on line, per deliberare sulla composizione del Comitato Provinciale per il Congresso, che al di là delle dichiarazioni d’intento da parte del Segretario ha ricalcato lo stesso metodo della Commissione Regionale. Direzione Provinciale composta da quasi 60 membri, alla quale hanno partecipato poco più di 12, elemento questo che potrebbe farci ricorrere per annullare il deliberato, ma soprassediamo, perché il nostro intento è quello del confronto. Non possiamo non sottolineare però - concludono -  questo come dato politico del quale il Segretario Provinciale dovrebbe prendere atto dando magari risposta, ad un anno dal suo insediamento, alla scarsa partecipazione, così come dovrebbe dare una risposta, come più volte sollecitato sulla situazione del partito lametino, i cui problemi vengono discussi con soggetti che non hanno né ruoli né tanto meno sono espressioni del nostro territorio. In ogni caso il lavoro del Comitato prosegue e nei prossimi giorni organizzeremo un evento pubblico per la presentazione della mozione".

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