Elezioni provinciali di Catanzaro indette il 28 marzo: Lamezia non sarà rappresentata - Reazioni

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Catanzaro - Sono stati convocati per domenica 28 marzo 2021 i comizi elettorali per lo svolgimento delle elezioni di secondo grado del Consiglio provinciale di Catanzaro. Le operazioni di voto si svolgeranno dalle 7 alle 20 nel seggio elettorale costituito presso la sede della Provincia di Catanzaro (sala consiliare). Le elezioni del 28 marzo, che seguono quelle della provincia di Cosenza e della città metropolitana di Reggio Calabria, sono finalizzate ad eleggere i nuovi consiglieri provinciali, che restano in carica due anni, e non il presidente dell'ente intemerdio - Sergio Abramo - che invece resta in carica quattro anni. Il dato politico di fondo è che anche questa volta - come la passata tornata elettorale sfociata nell'elezione di Abramo - non sarà rappresentata la città di Lamezia Terme, perché sotto commissariamento dopo la sentenza del Tar che ha ordinato il voto parziale in 4 sezioni. Due anni fa lo scioglimento del comune non aveva già permesso la partecipazione dei consiglieri comunali lametini alle consultazioni di secondo grado sia nella loro qualità di votanti che di candidati. Non solo, anche altri due Comuni al momento sono affidati a un commissario, il Comune di Decollatura per via delle dimissioni del sindaco e quello di Falerna, dove l'amministrazione è caduta in anticipo rispetto alla scadenza naturale per via delle dimissioni della maggioranza dei consiglieri.

REAZIONI

Forza Italia Lamezia: "Rinviare elezioni provinciali"

"La nostra città per l’ennesima volta resta penalizzata - afferma allora il Direttivo di Forza Italia Lamezia Terme - Già nell’ottobre 2018 i nostri amministratori non potettero partecipare alla competizione e quindi tutelare il nostro territorio a causa dello scioglimento del consiglio comunale della nostra città. Oggi rischiamo che accada lo stesso, ovvero, che Lamezia Terme rimanga senza alcun rappresentante in seno al consiglio provinciale a causa dell’annullamento del voto in 4 sezioni per presunti brogli che causarono un nuovo commissariamento per la città della piana".

Da qui la richiesta ad Abramo: "Chiediamo pubblicamente al Presidente della provincia Sergio Abramo, visto anche la sua vicinanza al nostro territorio, da lui sempre manifestata sulla stampa, che rimandi l’elezioni provinciali e che dia la possibilità al nostro territorio, la seconda città della provincia, di avere rappresentanti che si possano battere per questa terra sempre da tutti bistrattata. È il momento che Lamezia Terme non venga messa da parte ma che gli venga attribuito il giusto peso all’interno non solo del territorio provinciale, ma di tutto il territorio regionale".

 Sindaco di Marcellinara: "Perchè elezioni provinciali prima del voto nella città di Lamezia?"

"Avendo appreso dalla stampa dell'indizione del rinnovo del Consiglio Provinciale di Catanzaro per il prossimo biennio, non posso non sottolineare, sebbene il termine sia stato posticipato dal novembre scorso al 31 marzo prossimo, l'inopportunità della stessa indizione, soprattutto considerata la mancata partecipazione al voto, per la seconda tornata consecutiva, dei rappresentanti della secondo città della Provincia che per voto ponderato pesa quanto il Consiglio Comunale di Catanzaro": è quanto dichiara il Sindaco del Comune di Marcellinara Vittorio Scerbo sull'indizione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale fissate il 28 marzo prossimo. 

"Spero di essere contraddetto - ha proseguito il Sindaco Vittorio Scerbo - con la notizia dell'esperimento di tutti i pareri necessari per un breve rinvio, di qualche settimana tra l'altro, in attesa dello svolgimento delle ripetizione delle elezioni a Lamezia Terme nelle quattro sezioni stabilite dal TAR. Credo che, in questo momento storico - ha proseguito il Sindaco Vittorio Scerbo - per una equilibrata rappresentanza di tutto il territorio provinciale sia necessario staccarsi da una visione Catanzarocentrica per una visuale d'insieme molto più ampia. Infatti non deve sfuggire il fatto che con il voto ponderato che dà un peso sproporzionato ai grandi centri - ad esempio il voto del consigliere comunale di Marcellinara vale 50 mentre quello di Catanzaro 1000- ci si troverebbe nuovamente ad un consiglio provinciale nuovamente determinato dalle scelte del Consiglio Comunale di Catanzaro. La legge Del Rio, con tutte le sue storture - ha concluso il Sindaco Vittorio Scerbo - non prevedeva certo questo nella definizione della Provincia quale ente rappresentativo di secondo livello".

Nuovo Cdu Lamezia: "il nostro territorio non potrà né votare né avere rappresentanti nell'ente provinciale"

"Ora tutti si mobilitano e si preoccupano, ma noi ne avevamo già parlato in tempi non sospetti e, purtroppo, ciò che avevamo preannunciato si potrebbe verificare.  Le elezioni della Provincia di Catanzaro sono state indette per il 28 Marzo prossimo, proprio in concomitanza con le mini elezioni comunali nelle 4 sezioni della nostra Città. Il risultato di questa decisione è che i consiglieri comunali e il sindaco della nostra città non potranno essere chiamati a votare e, quindi, il nostro territorio non potrà né votare né avere rappresentanti nell'ente provinciale" è quanto affermano in una nota il coordinatore cittadino del Nuovo Cdu Giancarlo Muraca e il presidente cittadino del Nuovo Cdu Giuseppe Muraca.

"Ora - affermano - le soluzioni possibili sono due. O viene approvato un emendamento, già presentato nel Decreto mille proroghe, che sposta di ancora 60 giorni le elezioni del consiglio provinciale, oppure si concede, nei termini, la sospensiva richiesta dal Sindaco e dal Presidente del consiglio Comunale di Lamezia Terme e si permette il rientro in carica degli Amministratori, i quali potranno votare regolarmente il 28 Marzo alle elezioni provinciali. Entrambe le procedure sono realizzabili e coerenti con le normative vigenti oltre che con il buon senso. Ma possibile che il comune di Lamezia e tutti i lametini devono sempre “combattere e battere i piedi” per far valere i propri diritti?". 

"Ci auguriamo - concludono - che a Lamezia ci si adoperi e ci si muova tutti nella stessa direzione, perché si possa risolvere almeno tale situazione e che si possano isolare coloro i quali remano contro questa città. Il bene della città si dimostra soprattutto in questi momenti e non quando si “combatte” per un “interesse personale”". 

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