Indagato per corruzione consigliere regionale rieletto Aieta

giuseppe-aieta.jpgPaola (Cosenza) - Il consigliere regionale Giuseppe Aieta, del Pd, riconfermato alle elezioni del 26 gennaio con la lista Democratici e progressisti, è indagato per corruzione dalla Procura di Paola. Stamani la segreteria politica di Aieta a Cetraro, cittadina della quale è stato sindaco, è stata perquisita dalla Guardia di finanza di Scalea e sono stati sequestrati personal computer e documenti. Aieta è stato poi ascoltato in Procura. 

Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dal procuratore Pierpaolo Bruni, Aieta, in cambio di voti alle regionali di un mese fa, avrebbe promesso all'imprenditore Giuseppe Chiaradia, operante nel settore della sanità e indagato, l'accreditamento delle proprie strutture presso la Regione. Indagati anche i sindaci di Acri e Longobucco, Pino Capalbo e Giovanni Pirillo, ed Emilio Morelli, marito di una consigliera comunale di Roggiano Gravina. A loro, per l'accusa, Aieta avrebbe promesso l'assunzione o la permanenza nella struttura regionale dopo la rielezione.

Aieta: "Continuerò, come la mia storia umana e politica"

"Continuerò, come la mia storia umana e politica dimostra, ad impegnarmi nelle giuste battaglie politiche con la determinazione di sempre, così come continuerò ad avere pieno rispetto e fiducia nei confronti della magistratura". Così il neo eletto consigliere regionale calabrese Giuseppe Aieta (Pd) commenta l'indagine sul suo conto aperta dalla Procura della Repubblica di Paola per il reato di corruzione elettorale in cui sono coinvolti anche il sindaco di Acri Pino Capalbo, il sindaco di Longobucco Giovanni Pirillo, ed alcuni imprenditori del settore sanitario. E per evitare che la vicenda "possa sortire strumentalizzazioni", Aieta ha preannunciato la propria decisione di autosospendermi dal Partito democratico, "fino a quando non sara' chiarita la mia posizione. Con la consapevolezza che questo accadra'". Aieta si è già recato alla Procura di Paola per essere ascoltato sui fatti.

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