Lavoratori Fondazione Campanella: “Intese non sono rispettate”

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Catanzaro - "Giorno 1 ottobre 2013, presso la Prefettura di Catanzaro, il Presidente della Regione, il Magnifico Rettore dell'Università di Catanzaro, il Sub Commissario per l' attuazione del Piano di rientro hanno firmato una intesa che prevedeva entro il 30 ottobre la costituzione di una società in house per salvaguardare tutti i lavoratori della Campanella – è scritto in una dei lavoratori della Fondazione Campanella. Applausi, strette di mano, pacche sulle spalle, sorrisi e subito alacremente al lavoro per anticipare se possibile la scadenza del 30 ottobre. E, invece, siamo a febbraio, di quell'intesa per salvare la Fondazione, per salvaguardare il personale nessuno parla, nessuno la ha applicata anzi sapete cosa è accaduto? La Struttura Commissariale non ha ancora determinato il budget definitivo per la Fondazione relativo all'anno 2013 e dei miseri 10 milioni assegnati provvisoriamente la Fondazione ne ha ricevuti appena 3 il Decreto di accreditamento, dopo un estenuante iter con la Commissione di Crotone, nonostante delibere dell'Asp,verbali positivi, pareri acquisiti, concertazioni e studi, giace sul tavolo del dott. Urbani, che essendo lavoratore part time non ha il tempo di firmarlo. La Regione in persona del Presidente non intende porre una soluzione alle difficoltà economiche della Fondazione e nonostante il Giudice lo abbia obbligato a versare delle somme dovute alla Fondazione, anziché trovare una soluzione aspetta che sia un Tribunale ad ordinarglielo". "L'Università - aggiungono i lavoratori - e il Magnifico Rettore presente e sorridente alla riunione in Prefettura, ha dimostrato la vicinanza alla Fondazione (di cui e' socio) con i decreti ingiuntivi e i pignoramenti, se intendeva affossare la Fondazione, bè ci sta riuscendo alla grande. Complimenti, insomma tutti i firmatari di quell'intesa non solo nulla hanno fatto per darle concreta attuazione, ma con i fatti dimostrano che il loro volere è esattamente l opposto di quello che manifestano pubblicamente. Ora basta. I Clown fanno ridere per professione, voi fate piangere pur essendo pagliacci. Come puo' un Ente voluto da Regione e Università, ritrovarsi in causa con entrambi? Perche' ogni volta che si tratta di Fondazione anche gli atti dovuti non si compiono, vedi decreto di accreditamento. Perché il verbale del 1 ottobre è rimasto lettera morta? Forse c'è un perchè! E' tutto parte di un gioco più grande che prevede la liquidazione della Fondazione e il licenziamento dei dipendenti che giungerà naturalmente, come conseguenza dei comportamenti adottati da coloro che quel 1 ottobre, hanno raccolto gli applausi… sapendo di aver messo in scena una farsa teatrale forse, la vera rappresentazione ci sarà con 35 spettatori nella città di Crotone dove, questa tragicommedia sarà vera”.

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