Morra: "Calabresi hanno votato Santelli sapendo che era malata: ora non meritano aiuto". Centrodestra chiede le dimissioni - Reazioni

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Catanzaro - "Domenico Tallini è stato il più votato nel collegio di Catanzaro, se non il più votato in Calabria. È la dimostrazione che ogni popolo ha la classe politica che si merita". Sono le dure parole, a Radio Capital, del presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra che stanno scatenando l'indignazione del mondo politico calabrese. Morra ha anche aggiungo: "Sarò politicamente scorretto, era noto a tutti che la presidente della Calabria, Jole Santelli, fosse una grave malata oncologica. Umanamente ho sempre rispettato la defunta Santelli, politicamente c'era un abisso. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev'essere responsabile delle proprie scelte: hai sbagliato, nessuno ti deve aiutare, perchè sei grande e grosso". "La Calabria è irrecuperabile – ha poi aggiunto –  fino a quando lo Stato non affronterà la situazione con piena consapevolezza".

In un post facebook, apparso in serata, chiarisce: "Salvini ed altri esponenti del Centrodestra chiedono le mie dimissioni facendo un truffaldino taglia e cuci di mie dichiarazioni, strumentalizzandole. Nel giorno in cui Domenico Tallini, di Forza Italia, viene arrestato per concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso, per un business che la ‘Ndrangheta ha fatto nell'ambito della Sanità -infatti era stato messo nella lista degli impresentabili- guarda caso parte un attacco nei miei confronti, basato sul nulla".

Al coro di critiche si sono aggiunti Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Il leader della Lega ha definito quelle di Morra "parole vomitevoli" e su Facebook ha chiesto "le immediate dimissioni di questo deficiente", aggiungendo "un pensiero per la cara Jole Santelli", in riferimento alla governatrice calabrese scomparsa a ottobre. Per la leader di Fratelli d'Italia, "questo signore, oltre che essere un parlamentare della Repubblica italiana, è anche presidente della commissione parlamentare antimafia. Indegno, dimettiti!", ha scritto su Facebook.

Spirlì: "Si vergogni e si dimetta"

Successivamente arriva anche il commento del presidente della Regione Calabria "La scelleratezza di Morra non meriterebbe commenti. Ma non può restare impunita una volgarità così bassa nei confronti del presidente Jole Santelli. Politico di alto rango, prestigiosa avvocata, donna esemplare, eroica combattente contro il male peggiore, che non era il cancro, ma la malapolitica e la politica sciacquatrippe. Della sua patologia, privata, personale, non ne ha fatto scudo, né strumento: ognuno di noi, nascendo, ha in tasca la fine. E, di essa, nessuno conosce l’ora di arrivo. Solo la stupidità è peggiore della morte, perché, la prima, dura una vita, mentre la seconda dura meno di un istante. Morra, alla perenne vergogna accompagni le dimissioni. Unico dovere". È quanto dichiara il presidente facente funzioni della Giunta regionale della Calabria, Nino Spirlì, in merito alle dichiarazioni rilasciate a Radio Capital dal presidente della commissione nazionale Antimafia, Nicola Morra.

Mangialavori: "Frasi inaccettabili, ha superato ogni limite"

"Nicola Morra ha pronunciato frasi inaccettabili, cui si stenta a credere. Le sue affermazioni sulla compianta presidente Jole Santelli mortificano il popolo calabrese e offendono tutti i malati oncologici, che ogni giorno lottano per la loro vita nella speranza di guarire e di tornare a vivere lontani dalle sofferenze. Secondo Morra, invece, i malati di cancro dovrebbero quasi vergognarsi, non coltivare più neppure il sogno di un futuro migliore. E, sempre secondo il capo dell’Antimafia, dovrebbero vergognarsi anche tutti quei calabresi che, meno di un anno fa, hanno scelto di affidare il governo della Regione Calabria a una donna e politica straordinaria come Jole Santelli. Questa volta, le affermazioni di Morra hanno superato ogni limite. Livelli così bassi, in politica, non si erano mai raggiunti. Tra lui e Jole c’era veramente un abisso". Lo dichiara il senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori.

Tajani: "Morra indegno. Non gli restano che dimissioni" 

"Le parole del presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra su Jole Santelli sono indegne. E rappresentano un'offesa per tutti i malati oncologici. Non gli restano che le dimissioni". Così su twitter il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani.

Ferro (Fdi): "Da Morra pugno per malati e calabresi" 

"Le vergognose parole del presidente della commissione Antimafia Nicola Morra sono un pugno nello stomaco ai malati oncologici e al popolo calabrese. Non ci sono scusanti, non ci sono fraintendimenti. Morra si dimetta immediatamente". Lo dichiara Wanda Ferro, deputato calabrese di Fratelli d'Italia.

Democratiche calabresi: "Le dichiarazioni di Morra sono un'offesa ai calabresi. Chieda scusa!”

"Il senatore Nicola Morra, eletto in Calabria con altri diciassette parlamentari del Movimento Cinque Stelle, massimi rappresentanti dei calabresi dunque, ci ha detto ieri, insieme ad una lunga serie di altre imbarazzanti considerazioni, che “ognuno ha la classe politica che si merita".  Rimaniamo sconcertate dalla vacuità di tali dichiarazioni e ci chiediamo chi immagina di star rappresentando Morra tra i banchi parlamentari, oltre al suo ego. Quale mandato sta svolgendo se non quello conferitogli dal popolo calabrese?!  Il ruolo che ricopre, anche in seno alla presidenza della Commissione nazionale antimafia, presupporrebbe una maggiore capacità di pensiero e di analisi, ci saremmo aspettate una riflessione più profonda ed una proposta seria da parte sua e del suo partito in un momento tra i più difficili per la nostra regione e non certo un attacco frontale di questo tipo, di malcelato ed ingiustificato risentimento verso i calabresi. Vuole forse coprire le gravi responsabilità del suo partito sulle scelte del primo decreto Calabria e sulla nomina del generale Cotticelli a capo della sanità calabrese?! Il dubbio ce lo poniamo. Il tentativo di svilire le scelte democratiche degli elettori e la libertà di candidarsi a rappresentarli da parte della compianta presidente Santelli rischia addirittura di facilitare la ndrangheta, gli interessi illeciti e le azioni di corruttela. Sappiamo bene come il crimine organizzato sguazzi dentro la delegittimazione dei poteri dello Stato e dei diritti costituzionali, Morra non può prestare il fianco a tali ingenuità. Ci chiediamo se sia in grado di svolgere il suo ruolo di presidente dell’antimafia e rimandiamo al suo partito una seria riflessione in merito. Intanto ci chieda scusa per la sua uscita inopportuna e pericolosa, lo deve almeno a quella maggioranza di elettori calabresi che li hanno scelti alle ultime elezioni politiche. Insomma, si ricordi che è massimo rappresentante di quella famosa classe politica di cui parla, provi a smentire se stesso".

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