Porto Gioia Tauro, Ugl: “Mct rispetti accordi Palazzo Chigi”

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Gioia Tauro - "Nessuno può tornare indietro sugli accordi già presi. Quanto sta avvenendo a Gioia Tauro è una vergogna e interroga direttamente l'azienda Mct, il governo nazionale e quello regionale". Lo afferma la segretaria dell'Ugl Calabria, Ornella Cuzzupi, in merito all'esubero dei 442 portuali confermato dall'azienda determinando la protesta dei lavoratori che stanno bloccando lo scalo. I rappresentanti della Mct, nel corso di un incontro, ieri avevano di fatto comunicato ai sindacati che gli accordi stipulati nei mesi scorsi a Palazzo Chigi, che prevedevano anche l'istituzione di un'agenzia incaricata di ricollocare le maestranze in esubero in diversi porti italiani, non è più valido.

"Non è consentito a nessuno far saltare gli accordi presi a suo tempo e dopo notevoli sforzi da parte dei sindacati - dice Cuzzupi - accordi che avrebbero dovuto garantire l'assorbimento dei lavoratori sia attraverso il ricorso ai contratti di solidarietà, che con la creazione di un'Agenzia del lavoro che avrebbe dovuto riqualificarli". Un risultato che nello scorso mese di luglio, era stato accolto con soddisfazione.

"Se è cambiato qualcosa - dice ancora il segretario regionale dell'Ugl Calabria - bisogna che venga spiegato chiaramente e chi non sta rispettando i patti deve assumersi le proprie responsabilità'. Il governo nazionale non può abbandonare la Regione così come ha fatto in occasione del trasferimento in Puglia della fabbrica per la costruzione di automobili, che pure era stata data per costruita e poi è evaporata all'improvviso. Non vorremmo - dice ancora Cuzzupi - che si ripetesse la brutta figura che il governatore Mario Oliverio ha rimediato in quell'occasione. Se davvero esiste una filiera tra il governo nazionale e quello regionale è il momento giusto per farlo vedere. Anche perché fino ad oggi la nostra Regione è stata praticamente abbandonata a se stessa dal governo Renzi. L'accordo su Gioia Tauro - continua la sindacalista – è fondamentale per il futuro stesso del porto e per 440 famiglie che non possono essere messe sul lastrico. Invito tutti i soggetti interessati ad assumersi in pieno le proprie responsabilità anche in vista dell'incontro che è stato convocato per il 19 ottobre a Roma per verificare l'accordo all'epoca sottoscritto. La Mct fino ad allora deve congelare l'annunciato avvio delle procedure di mobilità. L'Ugl, per conto suo, non farà mancare - conclude - il consueto apporto".

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