Procedure sismiche regione Calabria, le perplessità dei presidenti degli ordini Architetti e Ingegneri di Catanzaro

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Catanzaro – Pubblichiamo una nota del Presidente dell’ Ordine degli Architetti P.P.C. della provincia di Catanzaro, l’architetto Giuseppe Macrì e del Presidente  dell’Ordine degli Ingegneri della provincia  di Catanzaro, l’ingegnere Salvatore Saccà sul nuovo regolamento regionale antisismico. I presidenti espongono le loro critiche e perplessità agli organi regionali, criticando quella che definiscono una procedura farraginosa. “Con una lettera circostanziata e articolata, trasmessa al Governatore della Calabria On.le Mario Oliverio, all’Assessore alle Infrastrutture prof. Roberto Musmanno e al Direttore Generale alle Infrastrutture Ing. Domenico Pallaria, l’Ordine degli Architetti PPC e l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Catanzaro attraverso i Presidenti Arch. Giuseppe Macrì e Ing. Salvatore Saccà, - scrivono - hanno manifestato le serie perplessità in merito all’imminente entrata in vigore del regolamento regionale recante: “Procedure per la denuncia, il deposito e l'autorizzazione di interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in prospettiva sismica” di cui alla legge regionale n. 37 del 28 dicembre 2015, motivate da un’evidente oggettiva impraticabilità del sistema nonché dalla derubricazione dello stesso a mero atto burocratico”.

“Gli Ordini professionali, - proseguono - ritengono che la strada dell’approvazione dei progetti attraverso la piattaforma regionale denominata SISMI.CA si possa rivelare, come già hanno avuto modo di segnalare attraverso i report di criticità trasmessi agli Uffici tecnici preposti dagli iscritti che hanno testato la suddetta piattaforma, una procedura farraginosa tesa alla mera gestione burocratica del progetto strutturale e del conseguente atto autorizzativo senza un’effettiva utilità sostanziale”.

“Evidenziano, - continuano - ove ve ne fosse bisogno, che l’ultimo devastante terremoto che ha colpito l’Italia centrale, ha ricordato a tutti, ma soprattutto agli addetti ai lavori che la sicurezza delle costruzioni  è correlata  anche con i controlli nella fase  di realizzazione delle opere e  che le Regioni d’Italia hanno dismesso e/o omesso di farli da tempo per concentrarsi sulle cose che in questo Paese fanno meglio: costruire modelli “mostruosi” di burocrazia” che vanificano gli sforzi di una società che investe risorse pubbliche e private per un modello di efficienza e sicurezza non attuato”.

“L’Assessore alle Infrastrutture, prof. Roberto Musmanno – scrivono - non può illudersi che una “macchina” riempita di dati, appesantita di procedure, caricata di codici superflui, possa garantire il controllo e l’infallibilità dei calcoli strutturali redatti da professionisti abilitati da leggi dallo Stato nel rigoroso rispetto delle Norme Tecniche vigenti.  La Regione con scelte inefficaci ha mortificato i professionisti, distraendoli dalle cose necessarie che sono rappresentate dalle “calcolazioni” e dalle “verifiche” dei risultati e non dalla corsa per diventare “esperti” meccanografici”.

“Allo stato, - aggiungono -  rileviamo che uffici regionali del Genio Civile sono da tempo al collasso, e non riescono più a gestire la mole di atti burocratici creata con il precedente sistema SIERC e con i vari regolamenti fin qui varati. Le pseudo procedure di snellimento amministrativo ha appesantito il complesso iter di formazione ed autorizzazione dei progetti,   considerando l’atto progettuale come un puro “atto burocratico” (vedi SIERC e piattaforma SISMI.CA), che umilia e sacrifica l’approccio ingegneristico relegandolo ad un’enorme raccolta di dati, ampiamente riportati nei codici di calcolo che i professionisti forniscono negli allegati strutturali che di volta in volta sottopongono ad approvazione presso gli Uffici decentrati del Genio Civile.

La regione Calabria, con la sua forzata burocratizzazione, ha spersonalizzando un percorso ricco di contenuti professionali con un sistema debole e poco efficace, invece di incrementare la formazione dei professionisti della progettazione antisismica di cui la Calabria ha bisogno e di cui l’Italia ha dimostrato di avere urgente necessità (vedi terremoti centro italia). Gli Architetti e gli Ingegneri chiedono di rivedere la normativa facendo prevalere i controlli e non l’astrattezza delle caselle SIERC o SISMI.CA riempite da esperti meccanografici. Rafforzare i controlli come momento irrinunciabile per garantire sicurezza e qualità.

“Gli Ordini ribadiscono ai rappresentanti istituzionali, che per una efficace riforma delle procedure sismiche, bisogna innanzitutto disporre una proroga minima di un anno a partire dal 31/12/2016 per consentire dapprima di valutare i contenuti delle   NUOVE NTC, approvate a novembre 2014 dal Consiglio Superiore LL.PP. e ad aprile 2015 dal Ministero degli interni, che in questo momento sono in corso di approvazione definitiva e di rivedere il regolamento e la piattaforma SISMI.CA non più come controllo dell’attività dei professionisti ma come controllo della fase realizzativa delle costruzioni. Ribadiscono – concludono - tra l’altro, come più volte fatto presente all’Assessore Musmanno, che lo snellimento delle procedure relative al settore edilizio, dovrebbe avvenire nel rispetto della Legge  n. 134/2012 che ha modificato l’art. 5 del DPR. N. 380/2001, secondo la quale gli Uffici Pubblici, devono avere come unico interlocutore il “cittadino” e non i professionisti incaricati”.   

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