Regionali, Santelli sulla giunta: "Sarà prevalentemente politica, nessun accordo già fatto su deleghe"

Santelli-Ok_9214d_f19c2_be199_89b09_4e170.jpgCatanzaro - "Una giunta tecnico-politica con prevalenza politica. Credo nella politica e penso che i bravi politici siano quelli che si circondano di tecnici bravi". Lo ha detto Jole Santelli, candidata per il centrodestra alla presidenza della Regione Calabrianel corso di una manifestazione a Catanzaro. Alla domanda circa la richiesta della Lega di avere l'assessorato all'Agricoltura Santelli ha detto che "è un'aspirazione legittima della Lega ma al momento è un'aspirazione. Non ho parlato con il mio partito, né con Salvini, né con Meloni di deleghe". Sul rischio ventilato dal segretario del Pd Nicola Zingaretti che in Calabria vengano nominati dalla Lega assessori provenienti da altre regioni, la candidata del centrodestra ha risposto che "in Calabria ci sono tante belle teste, capaci di mettersi al lavoro per questa regione con la volontà di farlo. Alla Lega in questo caso - ha concluso sorridendo - risponderemo: prima i calabresi".

"La mia malattia mi ha fatto conoscere la libertà, ora con forza a guidare la Calabria"

Non ho mai nascosto la mia malattia, qui tutti sanno, non voglio neanche però che essa mi perseguiti. Io sono in cura presso il reparto di oncologia di Paola. Sorpreso, vero? Da noi ci sono medici eccellenti. Le eccellenze in un mare di incompetenza, clientelismo, ignavia annegano come sassolini nello stagno. Lo so, tante cose non vanno. E io proverò a cambiare". Parla della sua malattia Jole Santelli, candidata alla Presidenza della Regione Calabria, in un'intervista al "Fatto Quotidiano". "Quando una persona subisce un attacco così violento alla propria vita - prosegue Santelli - quando il dolore fisico si fa radicale e incomprimibile, allora quella persona ha due strade: deprimersi e farsi portare via dalla corrente, scegliere che il destino scelga per lei. Oppure attivarsi, concentrarsi e soprattutto ribellarsi. Quando Silvio Berlusconi mi offre la candidatura ringrazio felice, ma chiedo due minuti prima di accettare. Chiudo la telefonata e formo il numero del mio oncologo: posso candidarmi? Posso onorare il mandato quinquennale? Il medico risponde: non solo puoi candidarti ma mi auguro che io possa essere il tuo consulente negli anni della presidenza". "La malattia - aggiunge ancora Santelli - ti dà tanti dolori ma ti fa un grande regalo: ti fa conoscere la libertà, ti aiuta a non avere paura di niente, a non rispettare più le convenienze. La malattia, oltre alla disgrazia, mi ha dato la fortuna di non avere paura della libertà, di essere libera e di sentirmi tale. E non ho paura del coraggio che serve perché quello l'ho dovuto conoscere così bene che è diventato un mio amico fraterno".

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