Salvini: "Sgombereremo la baraccopoli di San Ferdinando"

screnn-video-salvini.jpg

San Ferdinando (Reggio Calabria) - "Sgombereremo la baraccopoli di San Ferdinando. L'avevamo promesso e lo faremo, illegalità e degrado provocano tragedie come quella di poche ore fa. Per gli extracomunitari di San Ferdinando con protezione internazionale, avevamo messo a disposizione 133 posti nei progetti Sprar. Hanno aderito solo in otto (otto!), tutti del Mali. E anche gli altri immigrati, che pure potevano accedere ai Cara o ai Cas, hanno preferito rimanere nella baraccopoli. Basta abusi e illegalità". Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini.

Inoltre, nel Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari, è stato approntato un piano per il trasferimento, nelle more dell'attuazione di forme di accoglienza diffusa per le quali la Regione ha manifestato disponibilità a contribuire con strumenti che incentivino le locazioni. Intanto è stato identificato il migrante morto nell'incendio. Si tratta di Moussa Ba, di 29 anni, del Senegal.

Viminale: 669 i richiedenti asilo

Nell'area di San Ferdinando (in provincia di Reggio Calabria) ci sono 1.592 stranieri. Gli aventi diritto al Siproimi (il Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati, l'ex Sprar) sono 80, i richiedenti asilo 669. Di questi ultimi, 366 possono già essere collocati in centri di accoglienza (Cas o Centri governativi). Lo fanno sapere fonti del Viminale. Al momento, rilevano al ministero, solo 15 immigrati hanno accettato di accedere ai progetti Siproimi e su 180 stranieri contattati per i Cas (Centri di accoglienza straordinari) hanno espresso disponibilità ad essere ricollocati in 73. Sono in corso ulteriori accertamenti sullo status degli altri stranieri presenti nell'area. Al termine delle verifiche e dei ricollocamenti, si provvederà allo sgombero.

© RIPRODUZIONE RISERVATA