Trasporto scuola disabili, il servizio di Report e la replica dell’assessore Roccisano - VIDEO

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Catanzaro - Le problematiche di 30 ragazzi disabili della provincia di Catanzaro sono state portate alla ribalta ieri sera durante la trasmissione di Rai tre, Report, di Milena Gabanelli. Nel servizio a cura di Giulio Valesini si è discusso con l’assessore regionale alla scuola, Federica Roccisano, del perché 30 ragazzi disabili della provincia di Catanzaro non hanno la possibilità di andare a scuola poiché il servizio trasporto non è in funzione. A parlarne con il giornalista, i genitori di questi ragazzi, come la madre di Morena, una ragazza disabile, che per farle frequentare il liceo scientifico di Catanzaro, ogni mattina è costretta a caricarsi sulle spalle le pesanti borse con le macchine per la respirazione, anche lo zaino con i libri, e spinge la carrozzina, a piedi per un chilometro, fino alla scuola. Questo, perché, per come riportato nel servizio, ci sarebbe un rimpallo di responsabilità tra enti. Il servizio del trasporto scolastico era in precedenza di competenza delle province, successivamente passato alle Regioni il primo gennaio, destinando alla Regione Calabria più di due milioni di euro.

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“Eppure, - afferma il giornalista di Rai 3 - nonostante la legge, qui la palla è ripassata in mano alla provincia che, in ritardo, sta cercando di metterci una pezza”. Valesini è andato a parlare con l’assessore Roccisano, chiedendo spiegazioni sulla situazione: “Cioè la regione non è stato in grado di organizzarlo il servizio? Questo mi sta dicendo?” ha ciesto il giornalista mentre l’assessore risponde che “Il passaggio delle competenze dalla regione alle province ancora non si è perfettamente chiarito”.

L’intervista continua e Valesini chiede: “Ma su questo sì però: dal primo gennaio del 2016 in base alla legge di stabilità questo tipo di competenza è passata dalla provincia alla regione”  e la Roccisano risponde affermativamente, quindi il giornalista chiede se i fondi ci fossero ma comunque il servizio nonha preso il via, e l’assessore dice di essere d’accordo. La Roccisano a questo punto del servizio, chiede lumi al dirigente regionale, che spiega come la competenza sul comma 947 sia della Regione e, quindi, anche la responsabilità. L’assessore a questo punto afferma: “Scusami, mi fai capire per quale motivo, perché non vorrei aver detto qualche c... Scusate”. Chiedendo ancora: “E per quale motivo non le abbiamo passate noi?”. Il dirigente risponde : “Perché non conoscevamo nulla. Della storia”.

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La Replica dell’assessore Roccisano: “Si è cercato di screditare l’azione mia e del governo regionale”

“Innanzitutto – scrive - è opportuno specificare come il servizio andato in onda sia stato frutto di una serie di tagli e montaggi che hanno dato, volutamente, un’immagine falsata della realtà, danneggiando l’immagine mia e della Regione Calabria, e soprattutto senza contribuire a dare la giusta informazione agli utenti. Perché?”.

“La questione dell’inclusione degli studenti disabili, - continua - a differenza di come appare nel servizio, è un pilastro della mia azione di assessore e sulla quale ho iniziato a lavorare sin da subito. È senza alcuna timidezza che rivendico la prima delibera di giunta regionale a mia firma approvata il 4 agosto 2015 all’interno della quale, nel programmare le risorse per il diritto allo studio 2015/2016 , si riservava il 70% delle risorse per investimenti a favore dell’inclusione scolastica (trasporto, assistenza per disabili, acquisto di sussidi didattici). Su questa scia sono state messe in campo diverse azioni mirate: bando per i Comuni per l’acquisto di scuolabus con pedane per studenti disabili, approvazione delle linee guida per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento e, soprattutto, l’attivazione di tavoli inter istituzionali per affrontare e risolvere le criticità. Già perché sin da settembre 2015 le problematiche rispetto all’argomento sono state molte e, a differenza di quanto appare nel servizio, il mio impegno per la risoluzione delle stesse è stato sempre massivo e mai assente. In tal senso abbiamo dato subito il via alle riunioni del tavolo che prevedeva la partecipazione dei diversi enti: dal garante dell’infanzia all’Ufficio Scolastico Regionale, dalle province alle Asp, dai comuni alle associazioni del settore. A dicembre arriva la legge di stabilità e il trasferimento delle competenze dalle province alla Regione e in tal senso abbiamo tenuto un ulteriore incontro per anticipare le successive comunicazioni che avremmo fatto alle province a partire dal 7 gennaio: le province garantivano i servizi, in continuità con l’attività di dicembre, e la Regione le avrebbe finanziate. Salvo qualche caso sporadico, risolto in alcuni casi con l’intervento della Prefettura a carico delle province, tutto si è concluso in maniera positiva con giugno e la chiusura dell’anno scolastico”.

“A giugno, - prosegue - approvato il piano per il diritto allo studio 2016/2017 (con riserva del 60% della spesa per l’inclusione scolastica), abbiamo lavorato per garantire il servizio ai Comuni e alle Scuole, coinvolgendo, in continuità con l’anno precedente, le province. Come dichiarato anche al giornalista di Report, evidentemente nella parte tagliata dal servizio, prima della pausa estiva abbiamo fatto un incontro con le cinque province calabresi e con i comuni capoluogo per organizzare il servizio di trasporto ai disabili per le scuole superiori, contando sul trasferimento della quota regionale dei 70 milioni, stanziati dal Governo con la legge di stabilità per il 2016. Purtroppo, sin dal primo giorno di scuola su cinque province sono arrivate comunicazioni di problemi e disservizi solo sulla Provincia di Catanzaro per la quale, insieme agli uffici regionali, ci siamo subito attivati per individuare le soluzioni e attivare i servizi per gli studenti, anche ipotizzando interventi con associazioni di tipo volontaristico e fornendo agli uffici provinciali ogni comunicazione utile rispetto alla copertura della spesa. In questo modo, siamo riusciti ad avere rassicurazioni da parte della provincia di Catanzaro che attiverà il servizio sin dal 4 novembre prossimo. Ho chiamato il mio collaboratore, mentre mi era stato detto di non essere registrata, per affrontare e dimostrare al giornalista la serietà (non l’ignoranza) con la quale abbiamo deciso di affrontare il problema specifico e il mio interesse verso la questione”.

“Come previsto, a breve, - specifica - convocherò il tavolo sulle disabilità per affrontare ogni possibile problematica e assumerci anche le responsabilità del caso, come giornalmente avviene per le diverse criticità. Infine, ribadisco quanto scritto e detto anche durante uno dei tanti tagli dell’intervista: i fondi persi sull’inclusione dei disabili sono fondi che sarebbero dovuti essere impegnati entro il dicembre 2014. Pertanto, aggiungendomi allo sdegno per la gravità della vicenda, sottolineo l’estraneità del Governo Oliverio.”.

“Questo è quanto io ho cercato di spiegare in mezz’ora di intervista, della quale ho in mio possesso testimonianza audio. Dal risultato finale, però, si evince che piuttosto che fornire un servizio utile all’utenza, si è cercato di screditare l’azione mia e del governo regionale – conclude - che rivendico con forza perché finalizzata a dare, finalmente e come mai era stato fatto, il giusto spazio al welfare e ai servizi per i disabili, come quotidianamente chi opera nel settore può testimoniare”.

 

 

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