Veltri (segreteria Pd Calabria): affrontare tema migranti con responsabilità, riconoscere sforzo Governo

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Catanzaro – “Il grande tema dei migranti dovrebbe essere affrontato da tutta la classe politica italiana con senso di responsabilità e allontanandosi il più possibile dagli spot elettorali e dalle logiche di parte. Viene meno la lucidità nelle letture rilasciate a mezzo stampa da importanti esponenti di Forza Italia. Non riconoscere, infatti, lo sforzo immane che sta facendo il Governo e il ministro Minniti sull'argomento dà il segno di come sia ridotta la politica italiana nell'approcciarsi a una questione aperta da anni, su cui si sono cimentati governi di opposti schieramenti”. Ad affermarlo è Giulia Veltri, della segreteria Pd Calabria che interviene sulla questione migranti. “Il nodo di queste ore riguarda proprio il tentativo del ministro dell'Interno di alleggerire il peso degli sbarchi sui porti siciliani e calabresi, aprendo nuove rotte verso la Campania e il Lazio”.

“L'attualità – prosegue - ci obbliga a uno sforzo comune e congiunto, del Governo e delle istituzioni di prossimità, su come aiutare i sindaci a dare risposte nella gestione della convivenza nelle comunità. Oggi è un gran parlare dell'operazione Triton, con una delicata opera di mediazione internazionale portata avanti dal nostro Governo e complicata dalla polemica politica di chi individua il tema dei migranti come il terreno sul quale fare speculazione di parte. Eppure dovrebbero ricordare gli esponenti di Forza Italia (e della Lega) che all'origine di tutto c'è il regolamento di Dublino - firmato nel 2003 dall'allora governo di centrodestra - che addossa la responsabilità d'una richiesta d'asilo al primo Stato membro in cui viene registrata. All'epoca è stata decisa una sovraesposizione dell'Italia, oggi magicamente disconosciuta dai protagonisti politici di quella scelta”. “Sia chiaro: - conclude - non riconoscere le novità introdotte dal Governo e intestardirsi sugli oggettivi limiti della politica dell'accoglienza rappresentano facce della stessa medaglia da contrastare entrambe con fermezza”.

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