Accusato di aver delegittimato Gratteri, audizione fiume del Pg Lupacchini al Csm

Otello-Lupacchini__2c022_bcded.jpgRoma - Quasi cinque ore per difendersi dall'accusa di aver delegittimato il Procuratore Nicola Gratteri con un'intervista televisiva dai toni critici sull'ultima inchiesta del pm culminata con l'arresto di oltre 300 persone. È stata un'audizione fiume quella del pg di Catanzaro Otello Lupacchini davanti alla Prima Commissione del Csm, che per quella intervista ha chiesto al plenum a maggioranza il suo trasferimento d'ufficio per incompatibilità funzionale.

Un'audizione che si è svolta a porte chiuse perché non è stata concessa la pubblicità dei lavori che il magistrato aveva richiesto. Davanti ai consiglieri, Lupacchini ha ribadito di aver appreso solo dalla stampa i nomi degli arrestati e la ragione dei provvedimenti, e dunque di non essere stato informato preventivamente come invece imporrebbero le regole sul rapporti tra la procura ordinaria e la procura generale. E ha ricostruito in chiave critica i rapporti con il procuratore Gratteri, le cui inchieste aveva definito evanescenti nell'intervista che lo ha fatto finire sotto accusa. La Commissione dovrà decidere ora se andare avanti nell'istruttoria o se procedere al deposito degli atti. In questo caso Lupacchini avrebbe dieci giorni di tempo per presentare le sue istanze, poi sarebbe il plenum a pronunciare la parola definitiva sul trasferimento.

Legale Lupacchini: "Chiarito ogni aspetto contestazioni"

"Il Procuratore Generale di Catanzaro Otello Lupacchini ha chiarito con lucida precisione ogni aspetto delle contestazioni, ma al riguardo non mi è consentito comunicarne i profili di merito, né le questioni procedurali trattate". Lo afferma, in una dichiarazione, l'avvocato Ivano Iai, legale del magistrato all'indomani dell'audizione del Procuratore generale di Catanzaro che rischia il trasferimento d' ufficio per le critiche pubbliche rivolte al procuratore Nicola Gratteri. "La Prima Commissione del Csm - prosegue Iai - ha infatti rigettato l'istanza di pubblicità della seduta e dell'audizione, motivata in ragione della continua diffusione di notizie in violazione dell'art. 326 c.p., nonostante nel corso dell'articolata esposizione dei fatti conseguente alle domande poste al dott. Lupacchini non sia emerso alcun elemento, neppure afferente a vicende coperte dal segreto investigativo, meritevole di essere tenuto riservato e, in quanto tale, sottratto alla condivisibile necessità di conoscenza dell'opinione pubblica e dell'informazione".

"Si resta in attesa di conoscere le determinazioni della Commissione - sostiene ancora il legale del dott. Lupacchini - ma resta ferma la volontà del Procuratore Generale di continuare a onorare la funzione direttiva e il ruolo di magistrato con l'immutata e incessante abnegazione e dedizione al servizio della Giustizia e dello Stato, dimostrati nei lunghi anni di documentato impegno professionale".

© RIPRODUZIONE RISERVATA