Malore in campo a Reggio per giocatore di basket Fathallah: muore in ospedale a 32 anni. Procura apre indagine

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Reggio Calabria - Un giocatore di basket, Haitem Jabeur Fathallah, di 32 anni, in forza alla Fortitudo Messina, è morto nell'ospedale di Reggio Calabria dove era stato portato per un malore che lo aveva colpito nel corso di un incontro tra la sua squadra e la Dierre Reggio, valido per il campionato di Serie C Gold. Fathallah, mentre era impegnato in una fase di gioco, si è accasciato ed ha perso i sensi. La partita è stata subito sospesa per soccorrere il cestista. Il giocatore è stato portato in ospedale con un'ambulanza, ma é morto poco dopo il ricovero. Dopo che Fathallah si è accasciato, sono anche intervenuti alcuni medici che assistevano alla gara dagli spalti e che hanno tentato inutilmente di rianimare il giocatore. I sanitari, dopo essersi resi conto della gravità della situazione, hanno chiesto l'intervento di un'ambulanza attrezzata per la rianimazione. Il giocatore, dopo il malore che lo ha colpito e durante il trasporto in ospedale, è rimasto sempre incosciente.

Fathallah vantava oltre 250 presenze nei campionati senior di basket. Nato ad Agrigento, dopo avere giocato con Porto Empedocle, Racalmuto e Licata, era arrivato a Messina nella stagione 2016/2017, militando prima nella Basket School e successivamente nella Fortitudo Messina.

Procura apre indagine

È stata disposta per il 20 ottobre prossimo l'autopsia sulla salma di Haitem Jabeur Fathallah, il playmaker della Fortitudo Messina, deceduto ieri per un malore nel corso della gara con la Dierre Basketball Reggio Calabria, valida per il campionato di Serie C Gold di basket. A disporla il magistrato di turno della Procura di Reggio Calabria Sara Parezzan, titolare del fascicolo d'inchiesta aperto sulla vicenda. Il differimento dell'esame autoptico si è reso necessario per consentire l'avvio delle prime fasi di indagine, ma soprattutto per consentire ai familiari di Fathallah di nominare, eventualmente, un proprio perito di parte. Da stanotte è un via vai di compagni di squadra, dirigenti e familiari del cestista scomparso nei locali della sala mortuaria del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria. Agli stessi è stato impedito di vedere la salma.

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