Calabria: Muore a 2 anni mentre mangia all'asilo, disposta autopsia

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Castrolibero - Un bambino disabile di due anni, F.R., è morto in un asilo privato di Castrolibero dopo essersi sentito male mentre stava consumando il pasto. Il piccolo ha manifestato segni di soffocamento mentre una delle responsabili della struttura lo stava imboccando.

Dopo i primi soccorsi prestati sul posto, è intervenuta un'equipe del 118 che ha proseguito le manovre di rianimazione. Condotto in ospedale a bordo dell'ambulanza del Suem, scortata da una pattuglia dei carabinieri, il bambino è morto poco dopo il suo arrivo nel nosocomio. La Procura della Repubblica di Cosenza - sull'episodio indaga il pm Giuseppe Cozzolino - ha sequestrato il corpicino disponendo per la tarda mattinata di oggi l'autopsia per cercare di stabilire le cause del decesso.

 

REAZIONI e COMMENTI

Intrieri: “Serve attenzione adulti”

"In ordine all'ennesimo evento che vede un minore perdere la vita in circostanze non chiare per fatti apparentemente ordinari, si sottolinea la necessità per la comunità adulta che si relaziona costantemente con i minori (educatori, sanitari, personale comunale etc.) di adoperare in funzione preventiva la massima attenzione e diligenza per evitare il ripetersi di tali tragici eventi". Lo afferma, in una nota, Marilina Intrieri, Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione Calabria in merito al bambino di due anni morto a Cosenza mentre mangiava all'asilo. "La morte per soffocamento durante il pasto o un bagno in piscina - prosegue - fanno riflettere: nell'arco di un mese in Calabria due minori, i piccoli Giancarlo e Francesco, hanno perso la vita in queste circostanze e ciò non può accadere anche se pare, da indiscrezioni, che la macchina del soccorso avrebbe avuto un corso normale (sarà la magistratura ad accertare e chiarire le singole circostanze ed evidenziare eventuali responsabilità). E' necessario in ogni caso che le istituzioni indirizzino le comunità ad interventi di attenzione e controllo in via preventiva, diffondendo nel territorio una cultura dell'infanzia perché non vi siano omissioni e/o cattive gestioni che possano ledere il diritto alla vita e alla salute garantiti dalla Costituzione e dalle numerose fonti internazionali".

 

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