Calabria: Protesta politrasfusi in Regione, ritardi negli indennizzi

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Catanzaro - Un gruppo di cittadini politrasfusi, ammalatisi negli anni '80 e '90 a causa di emotrasfusioni con sangue infetto, ha inscenato un sit-in stamani davanti alla sede della Presidenza della Regione a Catanzaro. I manifestanti, beneficiari degli indennizzi della legge 210/92 che in Calabria sono circa 1.060, hanno sollecitato il pagamento delle somme dovute, tra i 500 e gli 800 euro mensili a seconda della gravità della patologia conseguita, e non ancora erogate. L'indennizzo destinato a questi pazienti colpiti da patologie anche molto gravi a causa dell'utilizzo di emoderivati infetti è a carico di un fondo vincolato della Regione, il cui ammontare è stabilito annualmente dalla Conferenza Stato-Regioni. Già nei mesi scorsi, hanno lamentato i partecipanti al sit-in, si sono registrati ritardi e adesso la situazione si è fatta per molti di loro molto difficile da sostenere. "Siamo stufi di questo scaricabarile - dice uno dei manifestanti - tra la Regione e il Ministero. Vogliamo avere fiducia, ma così non si può andare avanti". "Il nostro assegno mensile - aggiunge un altro - è come una pensione di guerra che è stata decretata dal Ministero e non può essere negato".

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