Dalla Francia alla Sila in auto per vivere il loro amore, carabinieri di Bianchi rintracciano 2 minorenni

cc-ragazze-francesi-20191.jpg

Bianchi (Cosenza) – Si erano allontanate volontariamente da Vence, il 29 novembre scorso, da un piccolo centro abitato a pochi chilometri da Nizza, in Francia, a bordo dell’automobile di proprietà della nonna. Un viaggio durato più di 11 giorni, percorrendo in macchina quasi 2.000 chilometri: valicata la frontiera italo – francese a Ventimiglia. Protagoniste dell’impresa, due 14enni approdate nel centro del cosentino dove i Carabinieri della Stazione di Bianchi hanno rintracciato, nel cuore della Sila. Le due sono riuscite, guidando a turno, a raggiungere Roma, dove hanno trascorso alcuni giorni facendo ricorso a tutti i loro risparmi, quindi si sono rimesse in cammino verso sud nel tentativo di raggiungere la Sicilia. Questa è l’impresa che 2 ragazze 14enni francesi hanno compiuto per poter vivere serenamente il proprio amore, fortemente ostacolato dalle rispettive famiglie, e che le ha portate, ormai esauste, affamate ed infreddolite, nel piccolo centro montano di Bianchi, nel cuore dell’altopiano della Sila. Quando i Militari della locale Stazione le hanno notate sdraiate sui sedili a bordo dell’autovettura “presa in prestito” dalla nonna, in sosta in un parcheggio pubblico, le due, che si sono inizialmente dichiarate maggiorenni e, prive di documenti, hanno comunque cercato di eludere il controllo fornendo generalità fasulle, hanno dichiarato di trovarsi lì per riposare alcune ore in attesa di riprendere la propria vacanza.

I Carabinieri però si sono insospettiti e hanno deciso di condurle presso la propria Stazione per svolgere ulteriori accertamenti: in caserma, mentre erano in corso verifiche relative alla loro posizione, i Militari hanno preparato loro anche un frugale pasto. Reperita poi un’interprete francese, la verità è inevitabilmente emersa quando i Militari hanno contattato i loro genitori mediante i numeri di telefono rinvenuti sui cellulari delle giovani: appena compreso di cosa si trattasse, il pianto liberatorio al telefono della madre di una delle minorenni. Finalmente le loro figlie erano state rintracciate dopo che di loro non si era saputo più nulla dal 29 novembre e, anche se era chiaro che si fosse trattato di un allontanamento volontario, avendo trovato dei veri e propri biglietti di addio nelle rispettive camerette, le due coppie di genitori iniziavano a temere davvero il peggio. Contattate entrambe le famiglie dai Militari, i genitori delle due 14enni si sono precipitati a Bianchi, dove sono giunti nel pomeriggio di ieri e, presso la locale Stazione dei Carabinieri, hanno potuto finalmente riabbracciare le giovani. Nella giornata trascorsa a Bianchi le due minorenni avevano trovato alloggio presso l’abitazione del Sindaco del paese, Prof. Pasquale Taverna, la cui moglie aveva fatto loro da interprete, e sono state oggetto di una vera e proprio gara di solidarietà che ha visto partecipi il curato e molti altri cittadini. Finalmente oggi, terminate le formalità di rito ed avvisati i colleghi della Gendarmeria d’oltralpe, entrambe le famiglie, finalmente riunite, hanno potuto intraprendere il viaggio di ritorno a casa, ben più sereno di quello di andata.     

© RIPRODUZIONE RISERVATA