Era diventato una "spia" per 40enne, arrestato per stalking pensionato conflentese

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Conflenti - Una giovane donna di poco più di quarant’anni, ossessionata dalle condotte del suo stalker, da oltre quattro mesi era in cerca di sicurezza, costretta a “stare costantemente con il cellulare in mano, in modo tale che se viene … a farmi del male, io posso chiedere aiuto”. Si tratta di M. R., pensionato di 69 anni, pregiudicato, di Conflenti, arrestato dai Carabinieri per il reato di atti persecutori, ai sensi dell’art. 612bis, in esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Lamezia Terme su richiesta di quella Procura della Repubblica.

Le indagini, condotte dai militari di Conflenti, hanno permesso di ricostruire minuziosamente l’intera vicenda sin dal mese di gennaio 2019, avvalendosi della preziosa collaborazione della vittima e di altre persone informate sui fatti, facendo emergere un quadro definito "inquietante con gravi indizi di colpevolezza" a carico dell'uomo. Infatti, da oltre quattro mesi, la stessa vittima era costretta a subire inseguimenti e sorpassi in auto a forte velocità sia quando era da sola che in compagnia, molestie, incessanti telefonate anche anonime, mute, diurne e notturne, insulti e minacce, appostamenti anche allorquando si recava in Caserma e, da ultimo, l’intimidazione attraverso il posizionamento di una tanica di benzina sotto l’abitazione.

Ne è emerso un "collaudato e pianificato processo di persecuzione e sistematica oppressione", una serie di condotte morbose, ossessive e vessatorie sarebbero state poste in essere dallo stalker nei confronti della vittima cagionando alla stessa un perdurante e grave stato di ansia, di paura e prostrazione psicologica, ingenerando un concreto e tangibile timore per l’incolumità propria, oltre che dei prossimi congiunti, tanto da costringerla ad alterare le proprie abitudini di vita.

I continui interventi e le indagini della stazione carabinieri di Conflenti hanno consentito di evitare conseguenze ulteriori e di raccogliere, di concerto con l’autorità giudiziaria, gli elementi necessari per giungere alla misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di M.R., con la contestuale prescrizione del divieto di comunicare, anche telefonicamente e telematicamente, con persone diverse da quelle che con lui vivono.

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