Paola - Quattro persone - due fratelli , un cognato e un nipote di uno dei due - sono morte a causa delle esalazioni emanate da una vasca dove era contenuto mosto d'uva. I quattro, assieme ad una quinta persona, una donna, che è rimasta intossicata in modo grave, erano impegnati nella fase conclusiva della produzione del vino per uso familiare. L'incidente è avvenuto nel comune di Paola (Cosenza) in contrada Carusi. In particolare, secondo quanto si è appreso, i quattro stavano travasando il mosto da una vasca posta sotto il livello stradale in alcune botti. La morte dei quattro sarebbe sopravvenuta a causa della mancanza di ossigeno all'interno del locale. Sul posto sono intervenute le quadre dei vigili del fuoco del comando di Cosenza, e dei distaccamenti di Paola e Rende, i carabinieri della compagnia di Paola per gli adempimenti di competenza, ambulanze 118 e due elisoccorso.
La tragedia
Si chiamavano Giacomo e Valerio Scofano, rispettivamente di 70 e 50 anni, e Santino e Massimo Carnevale, padre e figlio di 70 e 40 anni, le quattro vittime della tragedia avvenuta stamane in un magazzino privato, a Paola, a causa delle esalazioni del mosto in fermentazione. Secondo una prima ricostruzione la prima vittima scesa nel locale che ospitava la vasca dove era contenuto il mosto sarebbe stata colpita da malore e gli altri tre si sarebbero calati a loro volta nella vasca perdendo anche loro la vita. Tre delle vittime sono state trovate all'interno della vasca mentre una quarta era posizionata quasi all'esterno del locale forse nel tentativo estremo di uscire. A poca distanza e' stata trovata invece la donna priva di coscienza che e' stata soccorsa e trasporta in elisoccorso nell'ospedale di Cosenza.
Donna intossicata è fuori pericolo
E' stata dichiarata fuori pericolo la donna intossicata dalle esalazioni del mosto che hanno ucciso 4 persone a Paola, nel Cosentino, in un magazzino adibito a Palmento. La donna, priva di coscienza quando sono arrivati sul posto i Vigili del Fuoco, era stata trasferita in ambulanza nel vicino ospedale dove è stata successivamente dichiarata fuori pericolo.
Pm: "Locale non arieggiato"
"Il locale in cui le quattro vittime stavano preparando il vino non era sufficientemente arieggiato". Lo ha detto all'Ansa il Procuratore della Repubblica di Paola, Pierpaolo Bruni. Le vittime si trovavano in un magazzino di loro proprietà. I loro corpi sono stati trovati dai vigili del fuoco dei distaccamenti di Paola e Rende, che hanno anche soccorso la donna intossicata, anche lei componente del nucleo familiare e che era priva di sensi. La Procura di Paola ha avviato un'inchiesta su quanto é accaduto. Sul posto si é recato il sostituto procuratore Antonio Lepre. Le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Paola.
Una delle vittima era ai domiciliari per stalking
Era agli arresti domiciliari per stalking Valerio Scofano, di 50 anni, una delle quattro persone, tutte parenti, decedute a causa delle esalazioni del mosto di vino in fermentazione in un magazzino di Paola. Sul luogo della tragedia, nella frazione di San Miceli, località Carusi, a non molta distanza dal santuario di San Francesco, si é recato il sindaco di Paola, Roberto Perrotta, che ha espresso "il dolore della comunità" per quanto accaduto e "vicinanza ai familiari delle vittime". Ci sono stati anche momenti di tensione e nervosismo dopo che i parenti delle persone decedute hanno inveito contro i giornalisti e gli operatori tv giunti sul posto.
Comandante Compagnia Carabinieri di Paola: "Gesto imprudente di una vittima"
"Abbiamo rinvenuto i cadaveri di quattro uomini e secondo i nostri riscontri, uno di loro, imprudentemente, si è calato nella vasca di decantazione del vino per smuovere il mosto che ha però delle esalazioni tossiche prodotte dal monossido di carbonio. La prima persona, dunque, ha perso i sensi, gli altri tre hanno cercato di salvarlo ma sono rimasti intossicati e deceduti a loro volta. Poi è sopraggiunta la donna, di 35 anni, sempre per soccorrere gli altri congiunti, rimasta intossicata ma che, fortunatamente, non è in pericolo di vita". Lo ha detto il capitano Marco Pedullà, comandante della Compagnia dell'Arma di Paola parlando con i giornalisti sulla tragedia avvenuta oggi a San Miceli, zona periferica di Paola.
Reazioni
Ministro Patuanelli: "Pnrr deve dare stimolo decisivo a tema sicurezza"
"Altre inaccettabili morti sul lavoro. Anche oggi hanno perso la vita quattro persone in provincia di Cosenza e ancora una volta la politica si trova a fare i conti con un bilancio non più accettabile. Il PNRR e la fase storica che stiamo attraversando devono dare uno stimolo decisivo al tema della sicurezza sui luoghi di lavoro. Dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, un contributo lo daranno i fondi destinati alla meccanizzazione, mezzo miliardo di euro, che saranno gestiti assieme ad Inail sul modello dei bandi ISI. Ma lo sforzo deve essere complessivo, del sistema Paese, e deve passare da un dialogo tra le parti sociali". Lo afferma su Facebook il ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli.
Rota (Fai-Cisl): "Ennesima tragedia durante vendemmia"
"Quella accaduta oggi a Paola in provincia di Cosenza è l'ennesima tragedia del lavoro: davanti al bollettino quotidiano di infortuni e incidenti mortali non basta più l'indignazione, vanno subito attuati concretamente tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione per agire con più formazione, prevenzione, controlli, nonché pene più severe per chi non applica leggi e contratti, come annunciato recentemente dallo stesso Premier Draghi". Lo scrive sulla pagina Facebook della Fai Cisl il Segretario Generale Onofrio Rota, commentando la morte di quattro persone cadute in una cisterna durante la vendemmia a causa delle esalazioni del mosto.
"In questa giornata di profondo dolore ci stringiamo a tutti i famigliari delle vittime di questo ennesimo incidente e speriamo nella pronta guarigione delle persone ricoverate", afferma il sindacalista, "ma torniamo anche a sottolineare che purtroppo l'agricoltura detiene il triste primato, insieme al settore edile, rispetto agli incidenti mortali. Il lavoro agricolo non si improvvisa, richiede competenze e conoscenze che spesso servono proprio per operare in sicurezza e tutelare la salute dei lavoratori, per questo la stessa piattaforma contrattuale che abbiamo appena inviato a Cia, Coldiretti e Confagricoltura propone l'introduzione, nel nuovo contratto nazionale degli operai agricoli, di maggiori strumenti rivolti alla sicurezza, alla formazione, al controllo degli appalti". "Tra le 772 morti sul lavoro dei primi 8 mesi del 2021 - conclude Rota - spicca l'aumento del 20% del settore agricolo registrato dai nuovi dati Inail, ma il dato potrebbe essere persino sottostimato a causa del tanto lavoro nero e dei tanti infortuni non denunciati, per questo restano fondamentali sia la cultura della prevenzione che la capacità, delle istituzioni, di incidere maggiormente tramite monitoraggi e ispezioni".
Morra: "Ennesima tragedia sul lavoro"
"Apprendo che si è consumata l'ennesima tragedia sul lavoro. Quattro persone sono morte in Calabria a causa delle esalazioni emanate da una vasca dove era contenuto mosto d'uva. Una quinta persona è rimasta ferita gravemente ed è stata trasferita in ospedale". Lo scrive in un post pubblicato su facebook il presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra "Un grande abbraccio - aggiunge Morra - alle famiglie ed a tutti i congiunti delle vittime. Non si può morire così. Se il Governo dovesse presentare un Decreto legge, come ha fatto capire Draghi, valuteremo la qualità del testo, ma l'emergenza c'è tutta. Non si può morire a causa del lavoro".
Magorno: "Grave tragedia"
"Profondo dolore per quanto successo a #Paola dove quattro persone sono morte a causa delle esalazioni emanate da una vasca che conteneva il mosto d'uva. È una tragedia che colpisce tutta la Calabria. Vicinanza ai familiari delle vittime". Così su Facebook il senatore IV, Ernesto Magorno, componente della Commissione Agricoltura.
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