“Estate tranquilla 2019”, controlli carabinieri nel reggino: sequestri e denunce

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Reggio Calabria - Il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri di Reggio Calabria, nell’ ambito di un servizio disposto in campo nazionale dal Comando carabinieri Tutela Salute, denominato “Estate tranquilla 2019”, ha effettuato controlli nell’intera provincia reggina finalizzati a tutelare la salute pubblica ed elevare la sicurezza dei comparti di fornitura di beni e servizi di maggiore richiesta durante il periodo vacanziero e turistico. In particolare, i carabinieri hanno eseguito un’ispezione igienico sanitaria ad un’attività di ristorazione di Siderno la quale si trovava in pessime condizioni igienico sanitarie e strutturali nonché la presenza di circa 85 chili di alimenti vari (carnei e ittici) detenuti in cattivo stato di conservazione. I militari dell’Arma hanno quindi proceduto all’immediata chiusura amministrativa dell’intera attività ed hanno deferito il titolare alla competente autorità giudiziaria.

A Roccella Ionica e a Scilla, invece, due stabilimenti balneari sono stati trovati privi di titolo autorizzativo all’apertura, oltre a detenere diverse decine di chili di alimenti vari, congelati e in cattivo stato di conservazione, privi di qualsiasi indicazione utile ai fini della rintracciabilità alimentare. Anche in queste occasioni, i militari dell’Arma hanno provveduto a chiudere i locali e a denunciare i titolari all’autorità giudiziaria. Ulteriori controlli sono stati effettuati nell’ambito dell’esercizio delle professioni sanitarie. A Bovalino, i militari dell’Arma hanno sorpreso un uomo esercitare un’attività dentistica senza il possesso di alcun titolo abilitativo. È stata quindi sequestrata l’intera clinica e l’uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria con l’accusa di aver esercitato abusivamente la professione sanitaria. A Reggio Calabria, invece, a seguito di ispezione è stato denunciato all’autorità giudiziaria il legale responsabile di una casa di cura e riabilitative per malattie psichiatriche poiché ha attivato la struttura sanitaria in assenza di titoli autorizzativi. A Gioia Tauro infine, presso un centro medico polispecialistico e laboratorio di analisi cliniche a conclusione attività ispettiva è stato denunciato all’autorità giudiziaria un impiegato, accusato di esercizio abusivo della professione sanitaria mentre il legale responsabile e il direttore sanitario sono stati denunciati con l’accusa di aver agevolato l’uomo ad esercitare l’attività sanitaria di prelievo ematico senza essere in possesso di titolo abilitativo.

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