Fondi promozione turismo, chiuse indagini per Oliverio

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Catanzaro - La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiuso le indagini sul presunto utilizzo di soldi pubblici destinati alla promozione turistica della Calabria per la promozione - secondo l'accusa - del personaggio politico Mario Oliverio. Nell'inchiesta, oltre Oliverio, indagato per peculato, è coinvolto Mauro Luchetti, legale rappresentante della "Hdrà", società romana che si occupa di comunicazione e organizzazione di eventi. Al centro delle indagini le risorse usate per finanziare, nel luglio 2018, un'iniziativa a Spoleto a margine del Festival dei Due Mondi, che secondo l'accusa avrebbe perseguito finalità privatistiche di promozione politica. L'evento era un format giornalistico, "I dialoghi di Paolo Mieli", tenutosi a margine del festival. Per i pm, in quel contesto "non venivano promosse le attività turistiche regionali, bensì si realizzavano le interviste tipiche di un talk show". Nell'ambito dell'inchiesta, nel luglio scorso, la Guardia di finanza aveva eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per 95.475 euro nei confronti di Oliverio.

Nel decreto con cui il gip aveva disposto il sequestro, era citato anche l'ex parlamentare del Pd Ferdinando Aiello che per l'accusa avrebbe messo in contatto Oliverio con la Hdra', "istigandone la partecipazione e partecipando lui stesso, sebbene privo di titolo, a spese della Regione Calabria". Il nome di Aiello non figurerebbe nell'avviso conclusione indagini. L'avvocato Vincenzo Belvedere, legale di Oliverio, dopo la notifica del decreto di sequestro, nell'estate scorsa, affermò che vi è "una enorme confusione tra l'agire politico, l'amministrare il denaro pubblico, il differenziare, soprattutto dopo l'entrata in vigore della Legge Bassanini, la responsabilità degli atti amministrativi dal mero indirizzo politico ed ipotesi di reato destituite di qualsivoglia, pur minimo, fondamento".

Reazioni

Aiello (M5S): "Noi rinunceremo agli affidamenti diretti"

"La chiusura delle indagini sulla trasferta a Spoleto del governatore regionale Oliverio, per cui si ipotizza peculato, impone di assumere impegni a tutte le forze politiche che parteciperanno alle prossime Regionali della Calabria". Lo afferma, in una nota, Francesco Aiello, candidato alla presidenza della Regione Calabria dell'alleanza civica del M5S. "Al di là degli aspetti penali del caso, che andranno definiti nelle sedi giudiziarie, nello specifico ci troviamo difronte a una vicenda, denunciata in passato soltanto dal Movimento 5 Stelle, che riguarda l’utilizzo con affidamento diretto di fondi pubblici per la promozione dell’immagine della Calabria. Di affidamenti diretti ce ne sono stati fin troppi, per cifre milionarie e senza spiegare con quali vantaggi per la collettività. Ecco perché garantiamo che in caso di vittoria elettorale noi li eviteremo e sul sito istituzionale della Regione amplieremo la sezione dedicata alla trasparenza, al momento molto poco aggiornata e ancora meno fruibile, con tutte le informazioni sull’utilità reale dei singoli interventi. I cittadini hanno il diritto di conoscere i dettagli sulla gestione della spesa pubblica, in modo che non ci siano ombre e sospetti". "Chiedo alle altre forze politiche – prosegue il candidato dei 5 Stelle – di impegnarsi altrettanto con l’intera comunità calabrese, finora spesso costretta a subire una diffusa opacità dell’amministrazione regionale, che a lungo ha sfruttato la propria discrezionalità e le maglie larghe della normativa per l’acquisto di beni e servizi, senza rendere preciso conto ai governati. Dobbiamo trasformare la sede della Regione Calabria in un palazzo di vetro, partendo dalla possibilità di controllare in ogni momento, attraverso la rete, tutti gli atti riguardanti la spesa pubblica". "Nel 2014 – conclude Aiello – Oliverio aveva promesso discontinuità, ma non è cambiato affatto l’andazzo negli uffici, dalla cui riorganizzazione, urgente, dipenderà in larga parte il futuro della Calabria".

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