Gdf Reggio intercetta container e sequestra 400 kg di cocaina in Kosovo - VIDEO

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Reggio Calabria - Oltre 400 chilogrammi di cocaina, stipati all’interno di un contenitore proveniente dal Sudamerica, sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, in collaborazione con la Polizia locale e quella albanese, in Kosovo. Il carico illecito era stato individuato dalle Fiamme Gialle e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane di Gioia Tauro mediante la scansione radiogena, effettuata con sofisticate attrezzature nel porto calabrese, di un container in transito proveniente dal porto di Santos (Brasile) e diretto ad una ditta con sede in Lipjan (Kosovo).

Sequestrati 400 panetti di cocaina, erano nascosti in scatole di pollo

Al fine di identificare i responsabili dell’ingente traffico illecito, la Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha disposto l’esecuzione di una consegna controllata internazionale, mediante l’emissione di una rogatoria nei confronti della Procura di Stato del Kosovo e della Procura Speciale di Albania, ed eseguita in territorio kosovaro congiuntamente alla polizia kosovara e la polizia criminale albanese, con il coordinamento della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno e del II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza “Coordinamento informativo e relazioni internazionali”. Al termine dell’operazione antidroga internazionale, conclusasi ieri sera nei Balcani, la Guardia di Finanza, la polizia albanese e quella kosovara, dopo aver seguito il container per l’intero tragitto, hanno sequestrato 400 panetti di cocaina purissima, per un totale di 400 kg, occultati in scatole contenenti ufficialmente pollo. Sono state sottoposte a fermo di polizia 25 persone, tra operai, impiegati ed autisti dell'azienda destinataria, tra i quali 7 in stato di arresto per traffico internazionale di stupefacenti. La droga, se fosse stata venduta al dettaglio sulle piazze di spaccio europeo, avrebbe permesso alla criminalità organizzata di guadagnare oltre cento milioni di euro.

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